Foto Ansa  

innamorato fisso

Se Travaglio prova a pilotare Italia-Spagna

Maurizio Milani

Rivelazioni esclusive: il direttore del Fatto tifa contro e fa le sue telefonate per condizionare il risultato. O forse no. Ma se fosse vero, queste sarebbero le intercettazioni

Dispiace fare la delazione ma è in ballo la sicurezza nazionale. Venuto a sapere di un incontro Travaglio-Luis Enrique presso l’autogrill Pamplona ovest, ho riferito tutto a Gabriele Oriali (mio referente azzurro). Ecco cosa si sono detti il direttore del Fatto e il ct iberico.

Travaglio: “Ciao Luis! Sai che tifo Spagna”.
Enrique: “Certo, certo!”.
Travaglio: “Vorrei aiutarti a vincere la gara, ho l’elenco dei giocatori azzurri iscritti alla loggia ‘Ungheria’”.
Enrique: “E’ lo scandalo più grande della storia del calcio, peggio delle scommesse abusive fatte da giocatori”.
Travaglio: “Sai che il capo della loggia ‘Ungheria’ è Mancini?”.
Enrique: “No! Questo non lo sapevo!”.
Travaglio: “Sul sito del Fatto sto pubblicando adesso questo scoop per turbare l’ambiente azzurro. Sei contento Enrique?”.
Enrique: “Insomma! Mica tanto”.
Travaglio: “Così mi offendi! Sto tramando per mandarti in Finale e non sei contento! Non c’è gratitudine a questo mondo!”.
Enrique: “Ciao Marco, devo andare, fa’ come vuoi!”.

Travaglio sempre più offeso telefona alla Federazione spagnola. Parla con il segretario: “Sono il direttore del Fatto!”.
Federazione Fútbol España: “E allora! Qui non comanda come in Italia. Lasci libera la linea”.
Travaglio si offende e chiama il segretario di Podemos: “Ciao! Ascolta, sai che Luis Enrique e il segretario della Federcalcio spagnola sono iscritti alla massoneria?”.
Podemos: “Quale loggia?”.
Travaglio: “La loggia ‘Ungheria’!”.
Podemos: “La migliore! Avevo pensato di iscrivermi anch’io, ma poi me l’hanno sconsigliato, essendo comunista”.
Travaglio: “Allora! Devo far di tutto per far perdere l’Italia”.
Podemos: “Telefona all’arbitro della gara. Mi sembra sia iscritto alla loggia ‘Ungheria’”.
Travaglio: “Grazie mille, amico disfattista” (e giù a ridere). 

Travaglio telefona in hotel all’arbitro di Italia-Spagna: “Scusi ma da una mia indagine risultano dei conti cifrati riconducibili al suo nome”.
Arbitro: “Può essere! Dove?”.
Travaglio: “All’Isola di Mann”.
Arbitro: “Sì! Sono i miei, se vuole lo scriva pure. Al limite prenderò una multa”.
Travaglio: “Parliamoci chiaro: cosa vuole per far perdere l’Italia?”.
Arbitro: “Che il suo giornale venga venduto a Berlusconi per un euro”. 
Travaglio: “Mi chiede troppo, vediamo una proposta più ricevibile”.
Arbitro: “Mandi via Gomez e Barbacetto e organizzi una cena tra me e Selvaggia Lucarelli al Gallia a Milano”.
Travaglio: “Così si ragiona! Affare fatto! Ma lei garantisce di bastonare gli Azzurri con un arbitraggio scandaloso?”.
Arbitro: “Sì! Il più scandaloso della storia del calcio. Peggio che Milan-Estudiantes per la Coppa intercontinentale”. 
Travaglio: “Benissimo!”.

Inutile dire che l’arbitro non è stato ai patti. Infatti ho detto tutto a Oriali. Lui ha chiamato l’Uefa, ma l’arbitro aveva già fatto rapporto ai superiori sulle avance di Travaglio. Che viene definito nei verbali “il comunista”. Ragazzi che ridere. Travaglio comunista! No, Travaglio irredentista. E giù a ridere. 

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.