foto Ansa
Il Bi e il Ba
L'imperialismo dell'Imbecillità
Secondo i Giovani Democratici di Bergamo non si può dialogare con i "sionisti moderati", e quindi si contesta Emanuele Fiano. Ma la domanda è un'altra: ha senso dialogare con degli imbecilli moderati?
Inutile fare gli ipocriti, non giriamoci intorno: la contestazione di Emanuele Fiano da parte dei Giovani Democratici di Bergamo – secondo i quali “la sinistra non può dialogare con ‘sionisti moderati’: deve dialogare con gli antifascisti e gli antisionisti” – è conseguenza diretta dei disastri perpetrati da una potenza coloniale armata fino ai denti il cui nome comincia per I. Questa potenza è l’Imbecillità. Una entità imperialista che si annette ogni giorno territori nuovi sotto gli occhi indifferenti o complici del mondo, devastando e incendiando uno dopo l’altro gli ultimi insediamenti della ragionevolezza, ormai accampata dove può. La colonizzazione dell’Imbecillità va avanti da decenni, almeno dalla Guerra dei sei giorni, quando l’odio per l’ebreo armato succedette all’odio per l’ebreo inerme.
Jean Améry, ebreo laico sopravvissuto ad Auschwitz, illuminista di spaventosa chiaroveggenza, empirista che seppe far tesoro del suo esser stato “cavia” di un esperimento atroce per dar vita a una prosa sanguigna nemica di tutte le astrazioni, la denunciava già in un intervento del 1969, L’antisemitismo rispettabile (raccolto insieme ad altri sullo stesso tema in un volumetto pubblicato quest’anno da Bollati Boringhieri, Il nuovo antisemitismo): “L’ebreo come legionario oppressore dal passo ferreo e ineluttabile e l’ebreo codardo che fugge con le sue gambe storte non sono affatto in contraddizione tra loro. Come si assomigliano, alla fine, queste immagini! Ciò che però è indubbiamente nuovo è che questa forma di antisemitismo che si atteggia ad antisraelismo si colloca a sinistra. Mentre in passato essa era considerata come il socialismo degli imbecilli, adesso sta diventando una parte integrante del socialismo tout court, e in questo modo i socialisti, di loro spontanea volontà, si stanno trasformando in imbecilli”. Pertanto, tornando al caso Fiano, la domanda da porsi oggi è un’altra: ha senso dialogare con degli “imbecilli moderati” o dobbiamo resistere all’occupazione, fino alla vittoria?