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Il Bi e il Ba
Giuseppe Conte ha un ghostwriter d'eccezione
Il discorsetto preparato dall'ex premier contro il suo sfidante in vista delle elezioni per la guida del M5s è stato rimaneggiato più volte. Ecco chi c'è dietro
Il giornalismo d’inchiesta, quello vero. Pochi sanno che Giuseppe Conte, in vista delle elezioni interne per la guida del Movimento Cinque Stelle, aveva preparato mesi fa un bel discorsetto, una specie di appello al voto. Grazie a una talpa il Bi e il Ba ha potuto leggerne la minuta, piena zeppa di cancellature, aggiunte e rimaneggiamenti. Dopo aver constatato che dei settantasette candidati originari solo ventuno erano stati ammessi dal comitato di garanzia, Conte aveva pensato di esordire così: “Mi presenterò alle elezioni presidenziali perché non ci sono sufficienti candidati in campo, e quelli che si sono presentati sono troppo intralciati dai loro stessi princìpi, che sono dei pregiudizi”.
Questa parte del discorso, tuttavia, è stata accantonata perché di quei ventuno solo uno è riuscito a raccogliere le cinquecento firme necessarie, Giuseppe Conte, che ha dovuto riscrivere il suo appello in modo da renderlo più efficace contro il suo temibile sfidante, Conte Giuseppe: “Sono favorevole a tutto quello a cui sono favorevoli tutti. Quello che devi fare è soddisfare l’intera nazione, non metà di essa, perché allora saresti soltanto un presidente a metà”.
Un Conte diviso in sé stesso non può reggersi. Anche la linea programmatica della sua candidatura era calibrata a perfezione per vincere la sfida all’ultimo voto contro sé medesimo: “Non ci può essere una piattaforma più ampia della mia. Sono a favore di tutto e del contrario di tutto – temperanza e intemperanza, moralità e qualificata immoralità, sistema aureo e conio illimitato dell’argento”. A proposito: l’appello, che alla fine della fiera è rimasto nel cassetto, ha un ghost writer d’eccezione – decisamente ghost, essendo morto centoquindici anni fa. I passi che ho citato provengono infatti da un discorso demenziale che Mark Twain tenne al banchetto del Royal Literary Fund di Londra il 4 maggio del 1900. Chi meglio di un umorista per commentare una farsa?
Il Bi e il Ba
Di Eichmann, Hildegard Knef e Paolo Mieli
Il Bi e il Ba