
(screen dal sito www.innioranza.com)
Il Bi e il Ba
Una t-shirt spiritosa e il diritto a giocare con i simboli del passato
Agnese Tumicelli, studentessa dell'Università di Trento, si è dovuta dimettere dal Consiglio studentesco per aver indossato una maglia della Barbie Brigate Rosse. Una ragazza nata nel 2003, che è del tutto libera dal potere ricattatorio che alcune idee o immagini possono aver avuto sui suoi genitori e nonni
Sarà che ce l’ho anch’io, dall’estate scorsa, la T-shirt della Barbie Brigate Rosse – la trovo spiritosissima, ed è un puro caso se non l’ho indossata su Instagram. Sarà che anch’io, a vent’anni, ho scattato Polaroid della mia incolpevole nonna con in mano una copia di Repubblica, e se avessi avuto una Renault 4 state sicuri che l’avrei infilata nel bagagliaio. Fatto sta che quando ho letto della ragazza dell’Università di Trento spinta a dimettersi dalla presidenza del Consiglio studentesco per le mie stesse colpe, beh, capite bene che mi sono sentito chiamato in causa. Le battaglie politiche sono una miscela variabile di ragioni ideali e di risentimenti; e quando evaporano le prime resta sul fondo, tenace, il sedimento asprigno dei secondi.
E’ il caso degli anni di piombo, ostaggio di ultrasessagenari che a destra bofonchiano all’infinito sull’Eskimo in redazione e sui compagni che sbagliano mentre cercano a sinistra, col lumicino, gli ultimi residuati di quella stagione disposti a recitare insieme a loro lo psicodramma dei riflessi condizionati. Basta, basta, basta. La studentessa, a quel che leggo, è nata nel 2003 e non le passa per la testa l’idea di entrare in clandestinità. Non mi risulta, inoltre, che abbia indossato la sua T-shirt in una riunione accademica. Ha esercitato il suo diritto generazionale a giocare con i simboli di un passato che non ha su di lei – vivaddio – il potere ricattatorio che aveva sui padri o, a questo punto, sui nonni. Per la cronaca, nel mio guardaroba troverete anche T-shirt del compagno Folagra, di Brega che grida “So’ comunista così”, di Pablo Escobar, di Magnotta che annuncia “M’iscrivo ai terroristi”, di Craxi vestito da Greta con la scritta “Hanno creato un clima infame”, di Di Pietro che dà istruzioni su come lavarsi le mani, nonché – udite udite – del sito “Cats that look like Hitler”, con i gattini sosia del Führer. Perché sono cretino. Resto in attesa di interrogazioni parlamentari, e già che ci sono le infilo tutte nella borsa che sto preparando per Regina Coeli, insieme allo spazzolino.