
foto Ansa
Il Bi e il Ba
Siamo ormai alle sentenze affidate ai sondaggi
Nel saggio "Giudici e telecamere" si leggeva che lo spettatore non sopporta l'osservazione di una procedura lenta, predilige le sintesi che portano a opinioni nette. Trent'anni dopo, l'iniziativa di un quotidiano: "Chi ha ucciso Chiara Poggi? Alberto Stasi è colpevole? Clicca e vota"
I libri si annotano per tante ragioni: per sottolineare un passo importante, per segnare una sintesi fulminea che ci dispenserà dal rileggere l’intero capitolo, per ricordarsi di una frase particolarmente felice o commovente. Tutte cose rivolte al passato: sono come fotografie di un viaggio, istantanee di un’esperienza di lettura che si spera così di rievocare a piacimento. Capita però di usare la matita anche per segnare sull’agenda un appuntamento con il futuro; e i nostri segni restano lì sulla pagina per tutto il tempo necessario, in attesa che quel futuribile si presenti nel luogo convenuto con un garofano rosso all’occhiello.
Ebbene, trent’anni fa sottolineai queste righe del saggio Giudici e telecamere degli avvocati penalisti Fulvio Gianaria e Alberto Mittone, pubblicato da Einaudi: “Lo spettatore è lieto perché non sopporterebbe l’osservazione di una procedura lenta, regolata dai tempi che portano alla decisione giudiziaria. Egli predilige le risposte che scaturiscono dalle sensazioni in tempo reale indotte dalle immagini, dalle sintesi che portano a opinioni nette: vero/falso, colpevole/innocente. La conseguenza futuribile e orrenda è quella di una sentenza che potrà nascere lontano dal processo: potrebbe chiamarsi sondaggio”.
Sono passati tanti anni, ma finalmente ieri mattina ho appreso dell’alzata d’ingegno di un quotidiano torinese, che ha lanciato un abominevole sondaggio online: “Chi ha ucciso Chiara Poggi? Alberto Stasi è colpevole o innocente? Clicca ed esprimi il tuo voto”. Ehilà, signor futuribile, come sta? È dal 1994 che la aspettavo.


Il Bi e il Ba
E tu, che referendum hai votato?
