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Il Bi e il Ba
Alberto Franceschini, il beniamino dei "dietrologi"
La morte del capo brigatista offre l’occasione per sbrogliare una vecchia matassa terminologica: come siamo passati dalla dietrologia al complottismo e perché è la paranoia a riunire rossobruni e grillini
La morte del capo brigatista Alberto Franceschini, beniamino dei pubblicisti che hanno edificato fortune sulle ricostruzioni fantapolitiche degli anni di piombo, offre l’occasione per sbrogliare una vecchia matassa terminologica. Siamo così assuefatti alla parola dietrologia che non ci accorgiamo di quanto possa suonare bizzarra a orecchie straniere. Riporto qui con qualche taglio un dialoghetto da Underworld di Don DeLillo: “C’è una parola in italiano. Dietrologia. Sarebbe la scienza di quello che sta dietro a qualcosa. A un fatto sospetto”. “Bah, la sai una cosa? A gente che ha bisogno di una scienza del genere, potrei degnarmi di dire che noi abbiamo scienze vere, scienze difficili, e non abbiamo bisogno di scienze immaginarie”. Era il 1997. Da allora, in America come in Italia, il retroscena si è divorato la scena in un boccone.
In un volume curato da Gianmarco Navarini e pubblicato nei mesi scorsi da Routledge, Conspiracy Theories in Contemporary Italy, trovo un saggio del sociologo Massimiliano Guareschi dedicato appunto alla behindology, che è traduzione letterale ma assai buffa (sembra un sinonimo di proctologia). Il neologismo si diffonde nella seconda metà degli anni Settanta, e all’epoca riguarda soprattutto la pubblicistica di sinistra. Di recente la parola è caduta un po’ in disuso ed è stata sostituita da complottismo, che in parte è la stessa cosa e in parte se ne distanzia, se non altro perché prospera sull’opposto fronte politico, e perché i giornali di destra, pieni di balordaggini sulla sostituzione etnica e sulla finanza sorosiana, non mancano di ironizzare sulla loro antenata di sinistra. Io però non darei troppo peso a queste distinzioni, e mi concentrerei sul dato macroscopico: il trionfo bipartisan della paranoia, e il compromesso storico tra gli opposti cospirazionismi prefigurato dai rossobruni e dai grillini.