Goffredo Bettini (foto LaPresse)

Il Bi e il Ba

Manuale delle idiozie

Guido Vitiello

“La questione del numero è relativa per la democrazia, l’America ha meno deputati della Cina ed è un paese più democratico”. La demenzialità politica ha un nuovo campione: benvenuto Bettini

Non pensavo che qualcuno potesse insidiare un primato così duraturo. Per ventitré anni ininterrotti, e fino all’altro ieri, sul mio podio olimpico della demenzialità politica svettava questo stralcio da una lettera aperta di un’associazione di filocastristi italiani, addì 1997, scovata da Valerio Riva per le sue aggiunte all’edizione italiana del “Manuale del perfetto idiota latinoamericano” di Montaner, Mendoza e Vargas Llosa figlio (l’altra aggiunta erano i disegni di Vincino).

  

Diceva così: “Se un paese, come Cuba, con un solo partito può essere definito dittatoriale, perché gli Usa che ne hanno solamente due vengono presentati come l’essenza della democrazia? È un solo partito a fare una differenza così grande?”. Ammettiamolo, è difficile mettersi al pari con un’idiozia così ispirata, così cristallina. Eppure, Goffredo Bettini ha sfiorato il colpaccio: “Credo che la questione del numero sia relativa per la democrazia. In Cina ci sono 2.200 parlamentari, in America 400 e credo sia un paese più democratico”.

 

A ripensarci, le due idiozie sono complementari. Una volta stabilito che non è il numero dei parlamentari a fare la differenza, il passo successivo è estendere il criterio al numero dei partiti. Sarebbe oltretutto coerente con il casaleggismo più ortodosso, per il quale non solo il parlamento è un rottame ottocentesco, ma l’ideale del M5s è raggiungere il cento per cento, non trattandosi di un partito ma di un’espressione diretta della volontà popolare. È tempo per compilare un “Manuale del perfetto idiota grillino-piddino”. Peccato solo per i disegni di Vincino.

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