(Foto Imagoeconomica)

Parte da qui la sperimentazione di IO, la app che trasformerà la Pa

Eugenio Cau

Una piattaforma per pagare le multe, la mensa scolastica dei figli e scegliere il medico di base. Così sarà la Pubblica amministrazione ad andare dal cittadino

IO, come il pronome personale, è il progetto del cuore del Team Digitale, quella squadra di eccellenze formata nel 2016 negli uffici della presidenza del Consiglio con un obiettivo immane: fare la rivoluzione digitale nella Pubblica amministrazione. Il Team, guidato prima da Diego Piacentini e poi da Luca Attias, ha lavorato per due anni e mezzo e per gran parte del tempo ha preparato le fondamenta e predisposto le tubature per l’impresa mastodontica. Le fondamenta sono importanti, senza la casa crolla, ma non si vedono. IO invece è un progetto che si può vedere. IO è una app che la settimana scorsa ha introdotto la sua “closed beta” ai cittadini di Milano. Ci torniamo.

 

Usando IO, i cittadini italiani dovrebbero avere tutti i servizi pubblici immediatamente disponibili su una app. Significa poter pagare in un posto solo i tributi, le multe e la mensa scolastica dei figli. Significa anche avere a disposizione tutti i propri documenti, sanitari legali o anagrafici, in un unico posto. Significa avere una gestione centralizzata della salute, con ricette, certificati e rimborsi tutti disponibili in digitali. Con IO si potrà anche scegliere il medico di base. Significa avere tutti i messaggi che potrebbero arrivare dalla Pubblica amministrazione, dalle allerte meteo ai documenti in scadenza ai possibili avvisi giudiziari.

 

Durante la presentazione della app, Matteo De Santi, che è chief product e design officer del Team digitale, ha mostrato un grafico che spiega molto bene la filosofia di IO: prima era l’amministrazione, il Palazzo, al centro della scena, e il cittadino doveva muoversi di sportello in sportello per ottenere i documenti o per pagare quanto dovuto. Idealmente, con IO sarà la Pubblica amministrazione ad andare dal cittadino, a ricordargli quando deve fare la revisione dell’auto o fargli trovare già disponibili i suoi documenti.

 

Come si può immaginare, il lavoro è immenso. Ci sono decine di uffici da mettere d’accordo e da digitalizzare, ed è qui che Milano entra in scena. La città ha da sempre un rapporto stretto con il Team digitale, ed è stata scelta per la fase di “closed beta”, che significa: i cittadini che ne faranno richiesta potranno testare la app e poi, attraverso strumenti precisi, dire al Team cosa andava e cosa no, in maniera che tutto sia pronto per il lancio definitivo, nei prossimi mesi. È una possibilità interessante per provare un futuro che non è lontano dall’avverarsi. Bisogna avere l’identità digitale SPID e poi andare su www.io.italia.it/milano e inserire il codice di invito 1003. 

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  • Eugenio Cau
  • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.