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Il Garante del verde dice che il comune di Milano deve piantare alberi. Invece pianta i sassi

Maurizio Crippa

Uno dei motivi del troppo caldo è il troppo asfalto, il poco verde. Il Comune ha però trasformato in età della pietra mezzo centro urbano con una deprecabile politica “la manutenzione costa”

Fa caldo Beppe… Beppe fa caldo! Colpa del cambiamento climatico, ovvio, anche se poi è estate. Milano sta vivendo “ondate di calore sempre più intense e frequenti, estati torride, eventi meteorologici estremi”. Ma per fortuna Milano ha il suo Garante del Verde – uno e trino: sono ben tre persone – con le sue tavole della legge. Scolpite, però, nella pietra. Uno dei motivi del troppo caldo è il troppo asfalto, si sa, il poco verde. Così, mentre il Comune ha trasformato in età della pietra mezzo centro urbano – provate a passare in piazza Duomo, o nel nuovo deserto di largo Augusto – con una deprecabile politica “la manutenzione costa”, ecco che arriva il Garante uno e trino e chiede “risposte chiare e lungimiranti”. Il Comune “deve prepararsi ad affrontare questa sfida con un Piano del Verde – in corso di redazione – ambizioso che metta la Natura al centro della trasformazione urbana e diventi strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini”. Scopo: “Mitigare l’effetto isola di calore, che rende molte aree della città insopportabili nei mesi estivi. Si deve intervenire in ogni quartiere, ogni via, ogni piazza, aumentando in modo significativo la copertura arborea e le superfici drenanti, creando un sistema di spazi verdi diffusi, accessibili e curati”. Bisogna “promuove una pianificazione del verde capillare, inclusiva e democratica, (wow! Soprattutto “democratica”).

   

Peccato che il Comune abbia fatto e stia facendo esattamente il contrario. Però almeno ha annunciato che per gli oltre 30 mila alberi curati dal Comune, grazie ai fondi europei del Programma Nazionale Metro Plus 2021-2027, sono state attivate le rilevazioni con la tecnologia del “Gemello digitale”. Ogni albero avrà il suo avatar monitorato h24, “i dati raccolti permetteranno di ricreare un’accurata rappresentazione virtuale tridimensionale di ogni singolo albero rilevato, ottenendo indicatori metrici e benefici ambientali ed ecosistemici”. Sarà possibile “ottenere diversi vantaggi nella gestione del verde urbano”. Evviva. Basta trovarlo, il verde, nella città della pietra.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"