"La mia scelta di candidarmi con Forza Italia è riferita al Partito popolare europeo, quello più grande e quello che conta di più". L'intervista all'ex presidente leghista della provincia di Varese e fondatore di Noi Moderati
Non è un fuggiasco dalla Lega, tantomeno uno di quelli del grande fuggi-fuggi dal partito di Matteo Salvini che sta interessando in particolare modo il centro e il sud d’Italia, ex terre di conquista sovraniste del Capitano. Non lo è, “perché sono dodici anni che non prendo la tessera del Carroccio”, spiega Marco Reguzzoni, che alle Europee sarà però candidato (indipendente) di Forza Italia. Ma la sua storia politica è lì a raccontare un legame profondo con il suo nord e con una certa idea della Lega: in quel di Varese, terra dei fondatori, da Umberto Bossi a Bobo Maroni. Lui, Reguzzoni è stato presidente leghista della provincia e poi capogruppo alla Camera negli anni eroici. Poi, fuori dalla Lega, la nascita del gruppo “Noi moderati”. E ora Reguzzoni ha accettato la candidatura alle europee da indipendente di Forza Italia, un passo (ancora) al centro per tenere vive quelle idee che erano moneta corrente nella Lega delle origini.
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