Beppe Sala - foto Ansa

Gran Milano

Le parole di Sala su Israele fanno onore a Milano

"La nostra città, l’Italia e tutta l’Europa devono fare di più per fermare la crescente ondata d’odio e razzismo che nega al popolo ebraico il diritto ad aver uno stato, a difendersi e a vivere in pace" dice il sindaco

"La nostra città ha una storica amicizia con Israele. Promuovere la vicinanza a Israele è una missione di tutta Milano". "La nostra città, l’Italia e tutta l’Europa devono fare di più per fermare la crescente ondata d’odio e razzismo che nega al popolo ebraico il diritto ad aver uno Stato, a difendersi e a vivere in pace. Un’aspirazione comune a quella di qualsiasi altra nazione, contrastata dai terroristi di Hamas". Non sono parole formali quelle che il sindaco Beppe Sala ha inviato giorni fa all’associazione milanese Pro Israele guidata dal (riconfermato) presidente Alessandro Litta Modignani. È ovvio, non serve nemmeno dirlo, che non c’è nulla di “nuovo” nelle parole di Sala: la sua chiara posizione di amicizia per Israele è nota. Ma di certo non è formale questa sua forte presa di posizione nel momento in cui la sinistra cittadina, Pd in testa, si divide radicalmente e le posizioni anti israeliane, se non peggio, a tratti sembrano prevalere. E in Consiglio comunale non si riuscì a far passare una mozione di solidarietà dopo il 7 ottobre. “La nostra città – ha detto Sala – ha una storica amicizia con Israele. Dal 1997 siamo gemellati con Tel Aviv. Come a ogni buon amico possiamo rivolgere critiche a Israele, ma respingiamo qualsiasi forma di odio verso un paese faro di libertà e democrazia in medioriente”. Un onore per Milano.

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