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GRAN MILANO

Peggio del pandoro c'è solo lo scivolone di Fedez su Fiera. Mah

Fabio Massa

Il cantante non si limita a citare la sua beneficenza, ma mette in contrasto quanto fatto dai Ferragnez e il (poco) che avrebbero fatto governo e Regione Lombardia. A guardare i numeri però...

Se oltre ai pandori saranno anche uova di Pasqua, è un problema che lasciamo volentieri ai moralisti da social, o eventualmente ai pm. Se Meloni ha fatto bene a malmenarla (a parole), o se Chiara Ferragni, come dicono i maligni, è pronta per entrare nel campo largo della Schlein, ancor meno può interessare. Ma milanese lei e milanese lui, è soprattutto la sgangherata tentata difesa di Fedez (stare zitto, mai?) a fare incazzare davvero. C’è della follia nelle sparate di Fedez contro l’Ospedale in Fiera. Riavvolgiamo il nastro. La vicenda riguarda la moglie del cantante Federico Lucia, Chiara Ferragni. Forse non ha fatto in tempo a spiegare al marito che chiederà pubblicamente scusa, così arriva Fedez. Il quale ricorda quanto da loro fatto durante la pandemia con il San Raffaele: una raccolta fondi di quattro milioni, bene.

Ma qui iniziano i problemi. Perché Fedez non si limita a citare la sua beneficenza, che fa un po’ cafone ma amen. Mette in contrasto quanto fatto dai Ferragnez e il (poco) che avrebbero fatto governo e Regione Lombardia. Forse non ricorda che al governo c’era Conte, ma amen. Così, elogiando sé stesso, dice che la Regione ha speso più del doppio (sbaglia anche la cifra) per realizzare una struttura completata in ritardo e che ha salvato meno persone. Ma la beneficenza non è una gara dove chi ne salva di più, e peraltro, anche a guardare i numeri, Fedez perderebbe. Qui il discorso si fa difficile, perché vira verso il becero (per colpa sua), ma di fronte a una balla qualche rettifica bisogna pur farla. La verità è che Fedez e Ferragni hanno fatto una magnifica raccolta fondi esattamente quando bisognava farla, e per questo devono essere elogiati e ringraziati. Quella raccolta ha cubato 4 milioni di euro, che sono serviti al professor Zangrillo per realizzare “26 posti letto organizzati di terapia intensiva, una sala operatoria e una sala di diagnostica avanzata. Non importa la quantità, stiamo parlando di almeno un centinaio di pazienti”. Virgolettato da un audio di stesso Fedez su Instagram.

Per quanto riguarda invece l’Ospedale in Fiera, governo e regione non ci hanno messo un euro. I 21 milioni di euro raccolti sono stati donati da privati (e tra questi, assai generoso, Silvio Berlusconi). Privati hanno pagato in toto la struttura, che però non era un reparto ma un vero e proprio ospedale: “Realizzato nei padiglioni 1 e 2 della vecchia Fiera di Milano era un vero e proprio reparto ospedaliero di oltre 25 mila metri quadrati, con 157 letti tutti adibiti a terapia intensiva. La struttura, coordinata e gestita dal Policlinico di Milano, ha potuto contare sul supporto di 18 ospedali pubblici e privati”. Costruito in 10 giorni, complessivamente ha curato 538 pazienti gravi, tutti intubati e ventilati artificialmente”. Vogliamo fare una classifica? No. Ma Fedez, di fronte ai numeri, ribadisce il suo punto, e la vicenda si fa imbarazzante. Prima la butta in politica: “Ora Regione Lombardia passa all’attacco cercando di mettere in dubbio il disastro che hanno combinato in Fiera”, scrive. Poi fa io complottista fessoi: “Attacco Giorgia Meloni e la Regione Lombardia risponde”. Ma il capolavoro lo fa  ripescando un esposto dei Cobas (i Cobas!) di cui non si ha più traccia da tre anni. Una roba tra l’assurdo e il comico, per la quale l’Ospedale avrebbe curato solo 25 persone. Ma niente, per noi vale il Talmud: chi salva una vita salva il mondo intero. Chissà se nel sacro testo esiste anche un  versetto del tipo: chi spara balle per difendere i pandori della moglie, rovina anche le cose belle.