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Artigianato in pena. I conti di Confartigianato su 243.760 posti rimasti vuoti

Daniele Bonecchi

Le piccole imprese fanno sempre più fatica a trovare lavoratori da impiegare in alcuni settori. Mancano tecnici e progettisti. E per riuscire a dare lavoro a operai specializzati le aziende hanno bisogno di quasi 5 mesi 

Artigiani, che passione. Tutti amano i prodotti artigianali, la creatività, l’inventiva, la dedizione. Ma nel mondo delle “grandi dimissioni” sono davvero pochi i giovani che decidono d’impegnarsi in un tipo di attività che, giocoforza, coinvolge fino in fondo. Confartigianato Lombardia ha provato a mettere in fila le offerte d’impiego delle imprese a caccia di lavoratori specializzati e le sorprese non sono mancate.

 

Innanzitutto il post pandemia non ha rallentato il lavoro. Secondo Confartigianato, sono 256 mila le micro e piccole imprese protagoniste della crescita della domanda di lavoro: il 52,2 per cento delle posizioni lavorative sono ricercate proprio da queste piccole realtà, con contratti stabili. “La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale – sottolinea il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – è la conseguenza di una molteplicità di fattori: dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro”.

 

Basta guardare da vicino. Sul territorio lombardo, nel 2022, le piccole imprese hanno avuto difficoltà a reperire 243.760 lavoratori, pari al 44,9 per cento delle assunzioni previste. Per l’artigianato tale quota sale al 52,8, pari a 44.590 lavoratori difficili da trovare, valore superiore di 12,8 punti rispetto alle imprese non artigiane (40). Il 28,4 per cento degli ingressi sono difficili da reperire per le imprese artigiane per il ridotto numero di candidati, il 19 per inadeguatezza dei candidati, il 5 per altri motivi. Mancano all’appello soprattutto tecnici Ict, progettisti di software, ma anche autisti di camion, operai edili, elettricisti, meccanici, idraulici. In valore assoluto. C’è anche un fatto tempo che pesa sull’economia e sui costi delle micro aziende: per trovare personale nel 2022 le imprese nostrane hanno impiegato in media 3,3 mesi, ma i tempi si sono allungati a 4,7 mesi per gli operai specializzati: per 96.350 di queste figure professionali qualificate occorre oltre addirittura un anno di ricerca.

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