Festival dell'Ottimismo

Ilaria Capua: "Il vaccino non risolve tutto. L'Italia investa in educazione scientifica"

Redazione

Al Festival dell'Ottimismo l'intervento della virologa italiana che lavora in Florida. La cautela sul vaccino e la necessità di uno sguardo di lungo periodo: "Non dimentichiamoci quello che abbiamo imparato"

"Il vaccino non arriverà domani. Possiamo appoggiarci al vaccino come a un salvagente, ma intanto è meglio se impariamo a nuotare". È questa l'immagine impiegata dalla virologa Ilaria Capua, intervistata da Giulia Pompili alla Festa del Foglio. Secondo la professoressa, il vaccino è solo una delle soluzioni alla pandemia: "Ci dobbiamo rassegnare al fatto che dobbiamo convivere con questa infezione, se questa idea passa in modo corretto potremo rallentare la sua corsa".

 

Le misure da tenere a mente restano tre: mettere la mascherina, lavarsi le mani più volte al giorno e tenere una distanza di rispetto. "Negli ultimi mesi abbiamo imparato molte cose, ci sono lezioni che abbiamo appreso per il futuro, anche in vista di altre epidemie – ha spiegato Capua – Abbiamo capito che non eravamo preparati e che essere impreparati è molto pericoloso. Ma nel frattempo abbiamo anche imparato a gestire la pandemia".

 

Del resto, "a fare la pandemia sono le persone, e a fermarla devono essere le persone. Mi viene rinfacciato il fatto che la scorsa primavera avevo detto di non mettere la mascherina. È vero, ma c'è un motivo: in quel momento negli Usa scarseggiavano. Però di mascherine ne avevo con me". E poi un augurio: che la prossima volta che ci sarà un'emergenza sanitaria gli italiani abbiano già mascherine in casa: "Bisogna investire in educazione scientifica, altrimenti fioriranno fenomeni come il negazionismo o canali che amplificano notizie false".

 

La professoressa Capua ha poi attirato l'attenzione su un tema di cui si parla poco, il blocco dei visti in atto da luglio negli Stati Uniti, che impedisce a giovani ricercatori, professori e ad alcune categorie di studenti di entrare in America. Se Trump venisse rieletto – ha denunciato preoccupata la virologa – questa stretta sarebbe ancora più penalizzante: "Un dramma per l'accademia americana ma una possibile nota positiva per l'accademia europa".

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