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517 item psicometrici

“Non esistono innocenti ma…” e altri test a risposta infallibile per trovare buoni pm

Giuliano Ferrara

Piccole integrazioni necessarie a una buona idea per selezionare futuri magistrati non “tecnicamente matti”. Dal “disturbo della ontologia accusatoria” a “io quello lo sfascio”: corretto o scorretto?

A parte che, come raccontò qui Luciano Capone, l’avvocato garantista Steccanella, che difende il dottor Piercamillo Davigo, colpevolista, aveva già detto tutto in un libro sull’ontologia accusatoria, cioè sul disturbo culturale di personalità del suo futuro assistito. A parte che a chi scrive è accaduto di essere assolto dall’accusa di diffamazione per aver definito “tecnicamente matto”, evidente esagerazione o incontinenza verbale, il dottor Luca Tescaroli, che indaga da circa un millennio su Berlusconi e le bombe. A parte tutto, si potrebbe essere d’accordo con il decreto legislativo che impone ai candidati al ruolo di magistrato, esclusi i presenti e di ruolo s’intende, di sottoporsi dal gennaio del 2026 a test psicoattitudinali, come avviene per militari e poliziotti e altre categorie di funzionari, ma solo a patto di chiarirci su questo sistema psicometrico, scusate la parola, ideato agli albori degli anni Quaranta della nostra èra, che si chiama Minnesota Multiphasic Personality Inventory, scusate la sigla. 

   
Il candidato dovrebbe rispondere a 517 domande o item, scusate il gergo, segnando con la crocetta una delle due caselle, vero o falso
. Come riferisce Ruggiero Corciella del Corriere, le affermazioni da sottoscrivere o smentire vanno da “Ho un buon appetito” a “Mio padre è o è stato una buona persona”, da “Di solito mi domando quale ragione nascosta può avere una persona per farmi una gentilezza” a “Mi riesce difficile capire bene come una volta quello che leggo”. Ora, due delle domande esemplate, scusate il termine, servono a sapere se il candidato sia un gourmand, se onori il padre secondo i comandamenti. Una se sia rincoglionito: domanda mal concepita, perché se è rincoglionito, il candidato non capirà come una volta quello che legge e non potrà dare attestazione credibile di vero o di falso al quesito. Una allude al sospetto di disturbo paranoide della personalità, ma sospettare talvolta di un atto di gentilezza usato verso di voi, pensare che possa essere una blandizie interessata e non un esempio genuino di generosità e cortesia, bè, può essere semplicemente un’accortezza psicologica, un dubbio benigno.

  
La psicometria ha le sue regole, lo dice la scienza, chissà se ce lo dice anche l’Europa madre della scienza, ma insomma. 

 
Fino al 2026 c’è tempo, molto tempo. In linea di massima non fa scandalo che di un concorso faccia parte un test psicoattitudinale anche per i pm, che non sono elettivi, che guidano la polizia giudiziaria, che sono in possesso, per così dire, delle libertà civili. Sarebbe mica male usare questo intervallo temporale per integrare psicometricamente le domande del formulario, se proprio si voglia anche lasciando intatto il responso binario, scusate questa insistenza sul binario che non è più di moda, ma integrando anche quello.

 

Ecco alcune possibili integrazioni, che sono più frutto di osservazione e di esperienza che non di sperimentalismo scientifico nel campo della psicologia applicata. 


Secondo lei, dire di un cittadino sul quale si indaga “Io quello lo sfascio” è corretto o scorretto?


Farsi prestare dei soldi da un possibile indagato, poi restituirli in contanti in una scatola di scarpe: commendevole o non commendevole? 


Non esistono innocenti ma solo colpevoli non ancora scoperti: vero o falso?


Compito di un magistrato è rovesciare un paese come un calzino: vero o falso? 


Il teste marocchino nel difendersi mostra “furbizia levantina”: corretto o scorretto? 


Riaprire tot volte un’indagine sotto il titolo “sistemi criminali”, nella convinzione che l’indagato abbia messo delle bombe in combutta con la mafia per affermare alle elezioni il partito da lui fondato e che chiunque lo abbia scagionato prova un’azione di copertura: corretto o scorretto?


Quando i cittadini valutano una disputa elettorale e chi la rappresenta o impersona in piazza o sui mezzi di comunicazione, è in atto un test psicoattitudinale che si chiama democrazia politica liberale: vero o falso?


Diverso il caso di chi debba guidare un aereo o dirigere la polizia giudiziaria e decidere della libertà personale in base a un concorso: vero o falso?
 
 

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  • Giuliano Ferrara Fondatore
  • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.