La legge Severino, quella che prevede la sospensione dalle cariche elettive per una sentenza soltanto di primo grado (alla faccia del principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza), ha colpito ancora, stavolta con effetti veramente singolari. La vicenda coinvolge il piccolo comune di Sant’Urbano, che riunisce duemila abitanti sparsi tra i campi della bassa padovana. Alle elezioni di domenica 12 giugno, il sindaco uscente Dionisio Fiocco ha ottenuto la rielezione (per la quarta volta in totale). Fiocco era l’unico candidato alla carica di primo cittadino, ma con la sua lista è riuscito a raccogliere il 79 per cento delle preferenze, con un’affluenza del 54 per cento che ha reso valida l’elezione (il quorum era del 40 per cento). Fiocco, architetto di 57 anni, non ha potuto però neanche giurare come sindaco.
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