Editoriali

Il M5s non consegna le liste a Morra, che sbraita. L'ennesima abiura grillina

Redazione

Tocca dirsi rassicurati dall’ennesimo ripudio del Movimento, che si consuma in queste ore intorno all’annosa questione degli “impresentabili”. Neppure loro hanno presentato le liste elettorali al vaglio preventivo della commissione Antimafia

Verrebbe da dire che anche stavolta si ha come l’impressione di essere stati turlupinati, una volta di più, dalla becera propaganda del grillismo. E invece no. Invece tocca dirsi rassicurati dall’ennesima abiura del M5s, che si consuma in queste ore intorno all’annosa questione degli “impresentabili”. E dunque anche stavolta, come sulla Tav, il Tap, l’euro, i gilet gialli, i taxi del mare, il partito di Bibbiano, l’impeachment a Mattarella, ecco che la realtà induce il partito di Giuseppe Conte a deporre le pulsioni dei giorni migliori, e così finisce che neppure loro, neppure quelli della “Spazzacorrotti”, quelli di “onestà onestà”, quelli di “arrendetevi, siete circondati”, ecco neppure loro presentino le liste elettorali al vaglio preventivo della commissione Antimafia. E qui, va detto, dispiace forse un po’ per chi ci aveva creduto, o per chi non abbia altra scelta che continuare a fare finta di crederci.
 

Confessiamo che fa un poco tenerezza, insomma, quel Nicola Morra, che della commissione Antimafia resta indefesso presidente anche ora che non fa più parte del M5s, mentre si sfoga su Facebook dicendo che nessun partito politico ha presentato, nei sessanta giorni precedenti alle elezioni amministrative, nomi e cognomi dei candidati. E sì che nel marzo del 2019, quando proprio Morra, allora grillino in purezza, aveva inasprito il codice di controllo sulle liste, per stanare meglio i presunti “impresentabili”, tra i primi a esultare per quel risultato ci fu Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia e castigatore infaticabile di ogni furbetto. Lo stesso Bonafede che ora, insieme a Paola Taverna, gestisce gli affari interni al Movimento relativi a composizione e deposito delle liste elettorali. Verrebbe da dire, allora, per una volta: “Ben fatto, Fofò!”. Se non fosse che domani, in ogni caso, Morra stilerà l’elenco degli “impresentabili”, e lo farà, dice lui, nonostante la mancata collaborazione dei partiti. Dove si dimostra che le apostasie grilline sono apprezzabili, è vero; ma il grillismo, comunque, produce danni irreversibili.