Il procuratore di Trieste spaccia fake news sui referendum sulla giustizia

Ermes Antonucci

Se passasse il quesito “questi arresti non si potrebbero più fare”, ha detto il procuratore Antonio De Nicolo dopo una maxi operazione antidroga. Una falsità, come notato da Magi (+Europa)

E’ legittimo, come fanno alcuni esperti in materia, interrogarsi sugli effetti dell'approvazione del secondo quesito del referendum sulla giustizia (quello sulla limitazione delle misure cautelari). Ciò che appare però del tutto inopportuno, e anche falso nel suo contenuto, è quanto sostenuto dal procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, in seguito alla maxi-operazione antidroga eseguita martedì.

 

Se passasse il referendum sulla giustizia “questi arresti non si potrebbero più fare”, ha detto De Nicolo riferendosi all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 38 persone tra Europa e Colombia, tutte accusate di traffico internazionale di stupefacenti (sono state sequestrate 4,3 tonnellate di cocaina). “Se arrestatati dovrebbero essere messi in libertà con tante scuse del popolo italiano: questa è la norma che si intende abrogare”, ha aggiunto il procuratore.

 

Come evidenziato da Riccardo Magi, presidente e deputato di +Europa, si tratta di una colossale fake news: “Di tutta evidenza il procuratore opera una mistificazione della realtà e del senso stesso del referendum che non eviterebbe affatto il ricorso alla custodia cautelare in casi di reati di criminalità organizzata, tantomeno di traffico internazionale come in questo caso”. Ciò che appare ancora più incredibile e grave è che la dichiarazione del procuratore intervenga a pochi giorni dal voto referendario, finendo così per fornire – come notato da Magi – “informazioni false all’opinione pubblica e condizionando quindi il libero convincimento dei cittadini italiani sull’espressione del voto”.

 

Già le notizie che arrivano ai cittadini sul referendum sulla giustizia sono piuttosto scarse. Se poi a queste si aggiungono persino false informazioni propalate da magistrati, il sabotaggio del referendum diventa completo.