A Firenze sparisce il fascicolo del processo contro i genitori di Renzi

Ermes Antonucci

Nel distretto fiorentino le comiche non finiscono mai. La corte d'appello ha comunicato di non essere in possesso del fascicolo del procedimento per false fatture contro Tiziano Renzi e Laura Bovoli, ma di avere copia di tutti gli atti. Il mistero resta

Chi pensava di averle sentite tutte sullo sfascio della giustizia italiana dovrà ricredersi. Le sorprese non finiscono mai, soprattutto se a essere interessato è il distretto giudiziario di Firenze, balzato agli onori delle cronache negli ultimi mesi. In apertura del processo d’appello per l’emissione di fatture false nei confronti dei genitori dell’ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli (imputati insieme all'imprenditore Luigi Dagostino), la corte d’appello infatti ha comunicato che non è stato possibile trovare il fascicolo con gli atti del procedimento.

 

Dopo una pausa, quando già si prefigurava un rinvio del processo, la corte ha fatto sapere di avere comunque copia di tutti gli atti, e ha così invitato le parti a procedere con la discussione. Resta comunque il mistero: che fine ha fatto il fascicolo originale del procedimento? La vicenda è emblematica della situazione catastrofica della giustizia italiana.

 

Al termine della discussione in aula, i giudici si ritireranno in camera di consiglio per decidere se emettere sentenza o accettare la richiesta di riapertura del dibattimento avanzata dalle difese.

 

In primo grado i genitori dell’ex premier sono stati condannati dal tribunale fiorentino a un anno e nove mesi di reclusione, Dagostino a due anni. Il procedimento riguarda il pagamento di fatture emesse da alcune società dei Renzi per consulenze ad aziende riferibili a Dagostino. Per l’accusa si trattò di pagamenti per operazioni inesistenti e le fatture, pertanto, sarebbero false.