TikTok cede la divisione negli Stati Uniti. Accordo da 14 miliardi per evitare il bando
Nasce TikTok USDS, una joint venture posseduta per il 45 per cento da un consorzio di investitori composto da Oracle, Silver Lake e MGX. È la risposta di ByteDance al rischio ban del Congresso americano
TikTok ha firmato un accordo vincolante per cedere la propria divisione negli Stati Uniti a una nuova società controllata in maggioranza da investitori americani. È l'ultima tappa della lunga vicenda politica e legale iniziata diversi anni fa e legata alle preoccupazioni di sicurezza nazionale degli Stati Uniti nei confronti della società madre cinese ByteDance. La decisione, ha riportato per primo Axios, è stata comunicata ai dipendenti con una nota interna dell’amministratore delegato Shou Chew che ha parlato di una "fantastica notizia" e ha spiegato che l’operazione dovrebbe concludersi entro il 22 gennaio.
La nuova società si chiamerà TikTok USDS Joint Venture LLC e sarà posseduta per il 45 per cento da un consorzio di investitori composto da Oracle, Silver Lake e MGX, fondo di investimento con sede ad Abu Dhabi. Circa un terzo della joint venture sarà detenuto da affiliati di investitori già presenti in ByteDance mentre quasi il 20 per cento resterà alla stessa ByteDance che perderà però il controllo diretto delle attività statunitensi. Secondo una fonte citata da Axios l’accordo valuta TikTok negli Stati Uniti circa 14 miliardi di dollari.
La joint venture statunitense opererà come entità indipendente e avrà piena autorità sulla protezione dei dati degli utenti americani, sulla sicurezza degli algoritmi, sulla moderazione dei contenuti e sulla garanzia del software. Uno degli aspetti centrali dell’intesa riguarda l’algoritmo di raccomandazione che verrà riaddestrato utilizzando esclusivamente i dati degli utenti statunitensi per assicurare che il flusso dei contenuti non sia influenzato da interferenze esterne. Oracle avrà il ruolo di partner di sicurezza di fiducia incaricato di controllare e certificare il rispetto degli accordi sulla sicurezza nazionale mentre le entità globali di TikTok continueranno a gestire alcune attività commerciali come e-commerce, pubblicità e marketing e l’interoperabilità del prodotto a livello globale.
La vendita è legata al cosiddetto TikTok ban una legge approvata dal Congresso nel 2024 che prevede il divieto dell’app negli Stati Uniti se ByteDance non avesse ceduto le attività americane a soggetti non legati alla Cina. Secondo le autorità statunitensi, TikTok potrebbe essere utilizzata dal governo cinese per influenzare l’opinione pubblica o per accedere ai dati personali degli utenti. La legge è stata confermata dalla Corte Suprema a gennaio ma la sua applicazione è stata rinviata più volte dal presidente Donald Trump attraverso ordini esecutivi mentre la sua amministrazione cercava di negoziare una soluzione.
Il confronto tra TikTok e il governo americano era iniziato già nel 2020 quando Trump aveva firmato un primo ordine esecutivo per obbligare ByteDance a vendere le operazioni statunitensi. Dopo anni di trattative, a settembre la Casa Bianca e il governo cinese avevano raggiunto un accordo di principio che ora si è tradotto nella firma dell’intesa definitiva. Con questo passaggio TikTok punta a garantire la continuità delle proprie attività negli Stati Uniti ed evitare il rischio di un blocco dell’app nel suo mercato più importante fuori dalla Cina.
La telefonata improvvisa