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Il maggiore acquirente indiano di petrolio russo ferma le importazioni. Le pressioni di Trump
Dopo i dazi punitivi imposti da Donald Trump a Nuova Delhi per continuare a finanziare l'economia di guerra di Putin e le sanzioni a Rosneft e Lukoil, nell'ultimo mese le raffinerie indiane avrebbero ridotto le loro importazioni. Il "cambiamento" di Modi prima della visita a Mosca
Ieri Reliance Industries ha annunciato lo stop all'importazione di petrolio greggio russo nel suo complesso di raffineria di Jamnagar, nello stato occidentale del Gujarat. Dal primo dicembre, tutte le esportazioni di prodotti dal suo complesso saranno "ottenute da petrolio greggio non russo", ha detto il portavoce dell'azienda del tycoon vicino al primo ministro indiano Narendra Modi, Mukesh Ambani. Dall'invasione russa dell'Ucraina Nuova Delhi acquista greggio russo a prezzi fortemente scontati, approfittando della riduzione della domanda dovuta alle restrizioni europee: soltanto Reliance Industries dal 24 febbraio 2022 ha acquistato almeno 33 miliardi di dollari di petrolio russo, rappresentando quasi l'8 per cento delle vendite totali di petrolio greggio di Mosca durante quel periodo. Gli acquisti di petrolio russo scontato da parte dell'India sono aumentati dal 2,5 per cento a circa il 35,8 per cento nel 2024-25.
Ad agosto però il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto dazi punitivi del 50 per cento all'India – il 25 per cento soltanto per continuare a finanziare l'economia di guerra di Putin. Modi all'inizio aveva opposto resistenza, rispondendo che Nuova Delhi non si sarebbe piegata alle richieste americane. Poi a ottobre il dipartimento del Tesoro ha dichiarato che avrebbe iniziato a penalizzare le aziende che facevano affari con le due maggiori compagnie petrolifere russe, Rosneft e Lukoil. Nell'ultimo mese, secondo alcuni report, le raffinerie di petrolio indiane avrebbero ridotto le loro importazioni: secondo un rapporto del Carnegie Endowment pubblicato ieri, "le importazioni indiane di petrolio greggio russo sono diminuite in modo significativo nel novembre 2025", Reliance ha ridotto del 13 per cento gli ordini provenienti dalle aziende russe sanzionate, aumentando le importazioni mensili dall'Arabia Saudita all'87 per cento e dall'Iraq al 31 per cento a ottobre.
La Casa Bianca ha accolto "con favore" il cambiamento, "non vediamo l'ora di compiere progressi significativi nei colloqui commerciali tra Stati Uniti e India", e il ministro del petrolio indiano ha anche annunciato su X che l'India acquisterà per la prima volta gas di petrolio liquefatto dalla costa del Golfo degli Stati Uniti. Nuova Delhi però può continuare a importare petrolio greggio russo da entità non sanzionate: negli scorsi giorni, i rapporti con il Cremlino si sono intensificati in vista della visita di Narendra Modi in Russia a inizio dicembre, la prima dall'inizio della guerra in Ucraina: si è già parlato di accordi bilaterali, in particolare nel settore marittimo. Il Cremlino avrebbe anche proposto al leader indiano di fornirgli il nuovo caccia russo stealth Su-57 di quinta generazione e il Su-75 Checkmate e di spostare gradualmente la produzione in India.