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editoriali
Putin moltiplica gli attacchi e la Ue non trova l'accordo per scongelare gli asset russi
Le troppe incertezze e minacce dello scenario internazionale ci chiedono di adeguare al più presto con risorse ingenti il nostro sistema di difesa. Ecco perché Mattarella ha fatto benissimo a convocare, a sorpresa, il Consiglio Supremo di Difesa
Il Regno Unito ha appena respinto l’ipotesi di versare 6,7 miliardi di euro al fondo comune europeo Safe per il riarmo continentale. Trump ha escluso l’Ungheria di Orbàn da ogni aumento dei dazi connessi alla sua volontà di continuare a importare gas e petrolio dalla Russia e gli ha anche offerto uno scudo finanziario in vista delle elezioni in Ungheria della prossima primavera. La Ue non riesce a trovare alcun accordo sull’uso per sostenere l’Ucraina dei 140 miliardi di asset finanziari congelati alla Russia. Anche perché Putin ha nell’ultimo mese moltiplicato le azioni di guerra asimmetrica con droni che costringono a chiudere aeroporti e spazi aerei non più solo nei paesi baltici e Polonia, sono arrivati fino al Belgio. A Gaza resta irrisolta la salvaguardia che Hamas chiede peri i suoi miliziani ancora nascosti nei tunnel, né c’è stato un passo avanti rispetto a chi e come formerebbe il contingente multinazionale di interposizione tra Israele e la Striscia.
Trump continua a chiedere all’Europa e all’Italia, se vogliono sostenere Kyiv, di comprare armi negli States per poi girarle a Kyiv. Questa è la situazione. Ecco perché il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto benissimo a convocare il Consiglio Supremo di Difesa. Con all’ordine del giorno tutti questi punti, e soprattutto una riflessione anche in relazione all’escalation della minaccia asimmetrica che la Russia sta portando ai cieli europei. I droni sugli aeroporti europei hanno rivelato ciò che a tutti gli esperti di difesa è noto: l’Europa è impreparata nella difesa anti drone, come nella difesa aerea a bassa quota più in generale.
Abbiamo tutto da imparare dall’Ucraina, ma nessun vertice politico-militare europeo è disposto a dirlo. Il ministro Crosetto ripete di non avvertire intorno a sé la piena consapevolezza di come queste minacce ci chiedano di adeguare al più presto con risorse ingenti il nostro sistema di difesa, italiano, europeo e Nato. Ha ragione. E dunque viva viva Mattarella che riunisce vertici del governo e capo di stato maggiore della difesa per mettere alcuni punti fermi su temi abbondano troppe incertezze e fughe dalla realtà.