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l'amministrazione trump
In audizione al Senato Pam Bondi non risponde e attacca. Le mancava giusto il sombrero
La segretaria alla Giustizia americana accusa i democratici di aver causato lo shutdown. Mentre sulla lista dei clienti di Epstein e sui relativi documenti ribalta la questione contro il senatore di turno
Pam Bondi, segretaria alla Giustizia americana, è andata ieri in audizione al Senato americano e ha fatto quel che tutti i ministri dell’Amministrazione Trump fanno quando si ritrovano davanti a una commissione che pone delle domande: ha evitato di rispondere e, quando messa alle strette, ha attaccato personalmente i senatori. Aprendo la sua testimonianza, Bondi ha detto che con lei il ministero è tornato a rispettare il suo mandato, la giustizia non è più usata come un’arma come facevano i democratici contro Donald Trump e viene utilizzata per proteggere gli americani.
A domanda sulla recente procedura aperta contro l’ex direttore dell’Fbi, James Comey, Bondi si è rifiutata di rispondere, mentre sulla lista di clienti del pedofilo Jeffrey Epstein (lista che secondo Bondi non c’è, anche se per mesi ha detto che l’avrebbe pubblicata) e sui documenti relativi a quel caso, la Guardasigilli ha finito per ribaltare la questione contro il senatore di turno, dicendogli che lui parlava di fantomatiche foto di Trump con Epstein e una ragazza mezza nuda, quando lui era stato il primo ad aver fatto affari con un accolito di Epstein. Di chiarimenti sull’operato del dipartimento di Giustizia non ce ne sono stati, ma Bondi ha voluto più volte difendere il dispiegamento delle forze federali negli stati (per lo più democratici) per combattere la criminalità: voi siete qui a farmi domande inutili, ha detto Bondi evitando per l’ennesima volta di rispondere alle domande, mentre io sono a diretta a Chicago assieme al (sodale) direttore dell’Fbi, Kash Patel, a proteggere gli americani. Di più: voi democratici avete voluto lo shutdown – in questo momento l’amministrazione pubblica americana funziona a singhiozzo, perché non è stato trovato l’accordo sul finanziamento – ma le forze federali lavorano anche se non sono pagate per il bene dei cittadini.
La campagna dei trumpiani per scrollarsi di dosso la responsabilità dello shutdown va alla grande: da quando Trump ha condiviso un fotomontaggio dei leader democratici al Congresso con su un sombrero, ci sono sombreri da tutte le parti. Ieri l’account ufficiale della Casa Bianca su X ha pubblicato la foto di SpongeBob con un sombrero in testa che legge su un foglio una frase ripetuta: “Dare l’assicurazione sanitaria gratis agli immigrati clandestini”. Il post diceva: “La lista dei democratici delle cose da fare”.