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Tutte le incursioni di droni sospetti nei cieli europei nelle ultime settimane

Redazione

I velivoli individuati all'aeroporto di Monaco sono stati soltanto l'ultimo episodio di due settimane che hanno aperto il dibattito a Bruxelles sul "muro anti droni". Danimarca, Norvegia, Romania e Polonia: ecco tutti gli avvistamenti 

I droni avvistati durante la notte di giovedì 2 ottobre all'aeroporto tedesco di Monaco sono stati soltanto l’ultimo episodio di due settimane che hanno imposto la necessità a Bruxelles di  passare “all'azione concreta" per il progetto di costruire un "Muro per i droni" alla frontiera orientale dell'Unione europeaAltri aeroporti in Danimarca, Norvegia e Polonia hanno sospeso i voli a causa dell’attività di droni non identificati. Per ora le autorità europee non hanno potuto collegare e attribuire direttamente le responsabilità di queste azioni, ma le intelligence nazionali hanno un sospettato: il Cremlino. Putin è l’unico leader ad avere le capacità tecniche oltre che l’interesse a  destabilizzare le società europee e creare il caos.

   

Germania

L’aeroporto di  Monaco ha deciso di chiudere per precauzione, lo scalo è stato riaperto dopo qualche ora in mattinata, ma soltanto dopo che almeno 15 voli sono stati  dirottati su altri aeroporti, 17 voli pronti a decollare rimandati e una situazione caotica che ha coinvolto circa 3.000 passeggeri. "La nostra polizia deve avere il potere di abbattere i droni", ha dichiarato sui social media Markus Soeder, premier della Baviera, promettendo una legge di emergenza a livello statale per consentirlo. "Abbiamo bisogno di sovranità sul nostro spazio aereo”.  Nella notte tra il 25 e il 26 settembre sono stati avvistati numerosi droni nei cieli sopra Kiel e dintorni, nello Schleswig-Holstein, Land proprio sul confine danese. Un “drone madre” con diversi altri velivoli a pilotaggio remoto, così come altri sciami, hanno segnato il cielo buio, alcuni avanzando su rotte parallele, un metodo potenzialmente utile a effettuare misurazioni a terra per le mappature e lo spionaggio. Target dei voli sarebbero stati diversi nodi dell’infrastruttura critica dell’area: il sito industriale della divisione marina di Thyssenkrupp, l’ospedale universitario di Kiel, una centrale elettrica sulla costa, il cruciale canale di Kiel, la sede governativa del Land, la raffineria di Heide. La ministra dell’Interno dello Schleswig-Holstein, Sabine Sütterlin-Waack, ha parlato di mezzi tipici della guerra ibrida “per destabilizzare l’opinione pubblica e la situazione in Europa”. Non è assolutamente scontato che tutti i velivoli avvistati la scorsa settimana facessero parte di un’operazione comune.

  

Danimarca

Per tutto lo scorso fine settimana, la Danimarca è stata nuovamente spettatrice impotente di fronte ai sorvoli di droni non identificati sopra le sue basi militari. La prima osservazione è stata registrata venerdì 26 settembre sopra la base aerea di Karup, la più grande base militare della Danimarca, con uno o due droni. La struttura ospita tra l'altro parti del Comando di Difesa Danese e dei tre comandi di difesa (il Comando dell'Aeronautica Militare, il Comando della Marina e il Comando dell'Esercito). Poi le osservazioni si sono moltiplicate il 27 e il 28 settembre in diversi siti militari del paese. Il governo ha annunciato un divieto di sorvolo dei droni  in vista dei vertici di Copenhagen, che hanno ospitato decine di leader europei. Giovedì  il presidente russo Vladimir Putin ha scherzato dicendo che non avrebbe più fatto volare i droni sulla Danimarca, ma Mosca ha negato la responsabilità degli incidenti. 

  

Norvegia

Il 23 settembre lo spazio aereo attorno all'aeroporto norvegese di Oslo è rimasto chiuso per circa tre ore a causa di avvistamenti di droni, costringendo i voli a essere dirottati verso l'aeroporto più vicino. Nella serata del 30 settembre  un drone non identificato è stato avvistato sorvolare l'aeroporto di Bronnoysund in Norvegia. La polizia è intervenuta sul posto intorno alle 20:00 ora locale, in seguito alle segnalazioni di un drone che volava a bassa quota, avvistato dal personale nella torre di controllo dell'aeroporto. "Abbiamo concluso le ricerche con le risorse di polizia presenti nella zona. Abbiamo osservato il drone in volo, ma non siamo riusciti a localizzare alcun pilota ad esso associato", ha dichiarato all'agenzia di stampa norvegese NRK un portavoce del distretto di polizia di Nordland.

   

Romania

Il 14 settembre un drone russo è entrato nello spazio aereo romeno per quasi un'ora: è stata la decima incursione di un drone russo nel proprio spazio aereo dal 2022.  Secondo il ministero della Difesa di Bucarest, i caccia romeni hanno seguito il drone russo fino a quando non si è allontanato dai radar, senza abbatterlo dunque, ma si è trattato dell’ennesimo test da parte del Cremlino che vuole fiaccare le difese dei paesi del fianco orientale della Nato fino all’incidente, o al raggiungimento di una nuova normalità. 

   

Polonia 

Il 10 settembre scorso circa venti droni russi sono entrati nello spazio aereo polacco durante un attacco contro l'Ucraina: "Si tratta di un atto di aggressione che ha creato una reale minaccia alla sicurezza dei nostri cittadini", ha detto l'esercito polacco. Le autorità militari hanno spiegato che prima di intervenire, diversi oggetti erano stati individuati e monitorati via radar da forze polacche e alleate. Alcuni di questi, ritenuti potenzialmente pericolosi, sono stati neutralizzati. Anche gli aeroporti di Varsavia e di Rzeszów-Jasionka, nel sud-est del paese, sono stati chiusi per precauzione e poi riaperti. 

  

Francia

Funzionari militari francesi hanno riferito ai media locali che droni non identificati hanno sorvolato la base militare francese di Mourmelon-le-Grand durante la notte del 22 settembre. I piccoli aerei avvistati sopra la base militare non erano "droni pilotati da personale militare", ha dichiarato la delegazione militare del dipartimento al quotidiano francese L'Union.  I funzionari francesi non hanno rivelato i tipi di droni utilizzati, ma hanno affermato che non si trattava di "piccoli droni", ha riportato l'agenzia di stampa.  Secondo quanto riportato dai media locali, l'accaduto ha innescato l'inasprimento delle misure di sicurezza presso il magazzino della base che ospita il 501° reggimento di carri armati francesi, che ha addestrato i soldati ucraini. 

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