
(foto EPA)
nato senza trump
Dopo i droni russi in Polonia, l'Alleanza aumenta la protezione a est. Basterà?
Il presidente degli Stati Uniti insiste sull’errore russo in Polonia, mentre la Nato rafforza il fianco orientale. Eppure sta fallendo nell'altra missione, forse ancor più importante: la deterrenza della Russia
Bruxelles. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ieri ha annunciato il lancio di “Eastern Sentry”, un rafforzamento della postura di difesa dell’Alleanza per meglio proteggere il suo fianco orientale, dopo l’incursione di una ventina di droni lanciati dalla Russia in Polonia mercoledì. “Come alleanza difensiva siamo sempre pronti a difendere”, ha detto Rutte. Ma la Nato sta fallendo nell’altra missione, forse più importante della difesa attiva: la deterrenza della Russia. Rutte ha rifiutato di qualificare come intenzionale l’incursione dei droni, dopo che Donald Trump ha parlato di possibile “errore”. Oltre ad aver bucato i cieli polacchi, la Russia sta riuscendo a bucare la credibilità della Nato.
“Vorremmo anche noi che l’attacco dei droni alla Polonia fosse stato un errore. Ma non lo è stato. E lo sappiamo”, ha detto ieri il primo ministro polacco, Donald Tusk, rispondendo ai commenti di Donald Trump sull’incursione di mercoledì. Il presidente americano ha reagito in modo molto ambiguo ai droni russi contro la Polonia, mettendo in dubbio le conclusioni di Varsavia e degli europei e facendo eco alla propaganda del Cremlino su una violazione incidentale dello spazio aereo. “Potrebbe essere stato un errore”, ha detto Trump giovedì. “Sono stati abbattuti, ma in ogni caso non dovrebbero essere vicini alla Polonia”, ha detto ieri a Fox News, minimizzando nuovamente l’incursione. Gran parte degli esperti esclude la possibilità di un errore visto il numero di droni e le loro traiettorie. In una dichiarazione sottoscritta dai ventisette Stati membri dell’Ue, l’Alto rappresentante, Kaja Kallas, ha esplicitamente parlato di “violazioni internazionali dello spazio aereo” della Polonia. Secondo la Welt, cinque droni erano diretti verso una base Nato prima di essere intercettati dai caccia F-35 olandesi. Eppure Mark Rutte ieri ha messo in dubbio la versione della Polonia e degli altri alleati europei. “Intenzionale o no, questo è pericoloso e inaccettabile”, ha detto il segretario generale della Nato: “Che fosse volontario o no, un errore o no, lo stiamo ancora valutando”. Pressato dalle domande dei giornalisti, Rutte si è lanciato in un esercizio di equilibrismo retorico per giustificarsi. “La questione è rilevante, ma alla fine non è rilevante, perché in ogni caso è stato un atto sconsiderato e inaccettabile. E’ la Russia che prende rischi e abbiamo visto questo in precedenza nei Baltici e in Romania”. Di fatto, Rutte ha equiparato l’incursione della Russia con venti droni fino a 300 chilometri all’interno della Polonia agli episodi di singoli droni sconfinati di qualche metro in Romania o alle provocazioni aeree russe ai limiti dello spazio aereo dei paesi baltici. Il segretario generale della Nato non ha voluto dire se è riuscito a parlare con Trump negli ultimi giorni, spiegando che il presidente americano aveva parlato con il suo omologo polacco, Karol Nawrocki.
Rutte ha dovuto difendere anche il “successo” dell’operazione condotta mercoledì con gli asset della Nato per abbattere quattro droni russi. Il segretario generale ha minimizzato il fatto che un’altra quindicina non sia stata colpita dai sistemi di difesa aerea o dai caccia della Nato. Al suo fianco in conferenza stampa, il comandante supremo alleato in Europa, il generale americano Alexus G. Grynkewich, è apparso più umile, spiegando che la Nato è un’organizzazione che impara sempre. Del resto, il lancio di “Eastern Sentry” (“Sentinella orientale”) serve a “rafforzare la postura per proteggere e difendere l’alleanza dal Baltico al Mar nero”, ha detto il generale Grynkewich, spiegando che saranno inviate “armi e sensori” anti-droni e sarà adottato un “approccio ampio e integrato”. La Francia invierà 3 Mirage, la Danimarca alcuni F-16. Il Regno Unito e la Germania parteciperanno a “Eastern Sentry” con una fregata e capacità basate a terra. Altri paesi – secondo Rutte – dovrebbero annunciare prossimamente dei contributi. Il generale Grynkewich ha assicurato che non ci sarà un conflitto tra il rafforzamento della postura sul fianco orientale per rispondere a nuove incursioni di droni e gli aiuti militari forniti dai singoli paesi all’Ucraina. La Nato dimostra che è “pronta a difendere ogni centimetro dell’Alleanza”, ha assicurato Rutte. Tuttavia, per la deterrenza della Russia, le parole Nato valgono quanto le armi. E la parola degli Stati Uniti conta più di ogni altra cosa per mantenere viva l’Alleanza. “Ogni ora che passa senza che gli Stati Uniti prendano una posizione forte e chiara su questo atto di aggressione contro un alleato della Nato incoraggia Putin”, ha spiegato Andrew Michta, professore di Studi strategici alla Hamilton School dell’Università della Florida. In realtà, ogni ora che passa, c’è una dichiarazione di Trump in più che mina la credibilità della Nato.