Ansa

in cerca di leadership

L'Ue cede a un accordo rapido sui dazi di Trump, ma rilancia con una nuova alleanza commerciale

David Carretta

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha in cantiere un accordo transpacifico alternativo agli Stati Uniti e alla Cina che sta esplorando da alcuni mesi: è il Cptpp, una “mini Wto”

Bruxelles. L’Unione europea si prepara ad accettare un accordo asimmetrico, più vantaggioso per gli Stati Uniti che per gli stati europei, per chiudere la guerra dei dazi lanciata da Donald Trump. Il vertice europeo di giovedì ha concordato che un brutto accordo rapido è meglio dei danni di un’escalation o delle incertezze di un lungo negoziato.  Nel frattempo, von der Leyen ha  aperto un altro cantiere che potrebbe permettere all’Ue di diventare il polo di attrazione globale del libero commercio. Approfittando del protezionismo di Trump, nel cantiere di von der Leyen c’è una mini Wto attorno all’Ue e a un gruppo di paesi del Pacifico.

Nonostante alcune differenze nei toni fra i leader di Germania, Francia e Italia, al Consiglio europeo di giovedì i capi di stato e di governo si sono ritrovati d’accordo sulla necessità di arrivare rapidamente a un accordo per mettere fine all’incertezza economica generata dalla guerra commerciale americana, che pesa sulle prospettive di crescita del Vecchio continente. Tutti vorrebbero un accordo “zero dazi per zero dazi”. Ma tutti si sono resi conto che il presidente americano  non rinuncerà al dazio di base del 10 per cento che serve a finanziare il bilancio federale. Il cancelliere tedesco  Friedrich Merz ha detto di volere un accordo “rapido” e “semplice”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è pronta ad accettare il dazio di base del 10 per cento. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha spiegato che preferisce “zero per zero” o “10 per cento per 10 per cento”. Ma più che una ritorsione sarà un’operazione di riequilibrio per alcuni settori sensibili. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha ricevuto il sostegno per portare avanti le trattative con l’Amministrazione americana per arrivare a un accordo di principio entro la scadenza del 9 luglio, quando Donald Trump minaccia di portare i dazi contro l’Ue al 50 per cento.

Giovedì von der Leyen ha creato la sorpresa, quando ha annunciato di voler aprire un nuovo cantiere, che sta esplorando da alcuni mesi. Merz lo ha definito una “mini Wto”: una Organizzazione internazionale del commercio in piccolo. La presidente della Commissione è stata più precisa. “Ho presentato al Consiglio europeo le diverse possibilità e opzioni con molti altri paesi che vogliono fare accordi di libero scambio. Quello che ho presentato riguarda il Cptpp: i paesi dell’Asia che vogliono avere una stretta cooperazione con l’Ue”, ha detto la presidente della Commissione. “Possiamo pensare a questo come un inizio di ridisegno del Wto”. L’obiettivo è migliorare il funzionamento di una istituzione internazionale sul commercio “per non ripetere gli errori del passato” e “dimostrare che il libero commercio con un ampio numero di paesi è possibile sulla base di regole”, ha detto la presidente della Commissione. Gli americani saranno invitati? “Per quanto ne so, gli americani hanno lasciato il Cptpp”, ha risposto von der Leyen.

Il Cptpp è la Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership, un accordo di libero scambio a cui aderiscono paesi dell’Asia e dell’America del nord e del sud. Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam: sono gli orfani della Trans-Pacific Partnership (Tpp), un accordo commerciale promosso da  Barack Obama per contenere la Cina, fallito a causa del ritiro degli Stati Uniti deciso da Donald Trump nel suo primo mandato. Dopo la Brexit il Regno Unito è stato il primo paese non fondatore del Cptpp ad aderire nel 2024. L’accordo commerciale transpacifico fa gola alla Cina. Il governo di Pechino ha espresso più volte il suo interesse ad aderire e ha formalmente presentato domanda nel 2021. L’idea di una cooperazione tra Ue e Cptpp era stata suggerita ad aprile a von der Leyen dal premier della Nuova Zelanda, Christopher Luxon. Al vertice del G7 in Canada ha ripreso quota nelle discussioni con il premier canadese, Mark Carney.

L’Ue ha già negoziato accordi commerciali con quasi tutti i paesi del Cptpp. Von der Leyen ha spesso sottolineato l’intenzione di concluderne altri, dato che più dell’85 per cento del commercio mondiale non è con gli Stati Uniti. Quello con il Mercosur dovrebbe essere sottoposto agli stati membri la prossima settimana, quello con l’India potrebbe essere concluso entro la fine dell’anno. L’organo di appello della Wto è in stallo per il rifiuto americano di nominare i suoi membri. L’istituzione di Ginevra è in crisi anche per la sua incapacità di rispondere alle pratiche scorrette della Cina e ora ai dazi illegali di Trump. “L’Ue considera la cooperazione con il Cptpp come un modo per promuovere un sistema commerciale moderno e basato su regole fondate su un commercio equo, libero e non discriminatorio”, ha spiegato un portavoce della Commissione. Secondo l’ex premier svedese, Carl Bildt, con un accordo con il Cptpp l’Ue può “avere una leadership globale per rispondere allo sconvolgimento dei dazi di Trump”. 

Di più su questi argomenti: