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Editoriali
Strasburgo cancella Israele dalla mappa
La sindaca Barseghian celebra il gemellaggio della sua città con il campo profughi di Aida mentre indossa una kefiah e mostra una mappa che nega l'esistenza dello stato ebraico. "Un’umiliazione simbolica”, dice la comunità ebraica francese
La sindaca ecologista di Strasburgo, Jeanne Barseghian, è pronta a ufficializzare il gemellaggio della sua città con il campo profughi palestinese di Aida, vicino a Betlemme, dopo aver congelato il gemellaggio che durava da trent’anni con la città israeliana di Ramat Gan, situata a est di Tel Aviv. Il gemellaggio con Aida Camp, la cui convalida è prevista in occasione del prossimo consiglio comunale, il 23 giugno, è “un forte atto di sostegno al popolo palestinese”, ha affermato Barseghian. Che martedì scorso, nella sede del comune, ha accolto una delegazione di Aida facendosi fotografare sorridente con una kefiah sulle spalle e tra le mani una “mappa della Palestina” che nega l’esistenza di Israele. Due regali offerti dai suoi ospiti.
“La scelta del sindaco di Strasburgo, Jeanne Barseghian, di indossare una kefiah mentre riceve una delegazione palestinese… dopo aver congelato il gemellaggio con la città israeliana di Ramat Gan, è più di una semplice provocazione: è una chiara presa di posizione politica, un pericoloso allineamento ideologico. E che dire di quella ‘carta regalo’ che nega l’esistenza di Israele? E’ un’umiliazione simbolica”, ha commentato Bruno Benjamin, ex presidente dell’antenna marsigliese del Conseil représentatif des institutions juives de France (Crif), il massimo organo di rappresentanza degli ebrei francesi. La Lega internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo (Licra) ha annunciato la fine della sua partnership col comune in segno di protesta con l’iniziativa della sindaca. Lo stesso ha fatto l’associazione Joséphine Baker. “La militanza antisionista non ci sembra compatibile con il messaggio di speranza che deve essere trasmesso ai giovani, né con i valori universali e antirazzisti che la nostra associazione difende”, ha scritto in un comunicato. La sindaca ecologista ha denunciato una “strumentalizzazione politica”. Ma è soltanto l’ennesima conferma dell’ambiguità di una certa sinistra con l’antisemitismo.