Vladimir Putin (EPA/VLADIMIR ASTAPKOVICH / SPUTNIK / CREMLIN POOL)

"In Italia non c'è russofobia da cavernicoli". Per Putin siamo il ventre molle dell'"occidente collettivo"

"Vi siete inventati che la Russia vuole attaccare la Nato", dice il capo del Cremlino in un incontro a San Pietroburgo con le agenzie di stampa internazionali. "Ma consegnare armi occidentali a Kyiv è un passo molto pericoloso"

"Vi siete inventati che la Russia vuole attaccare la Nato. Siete diventati completamente pazzi? Guardate al nostro potenziale e a quello della Nato, non siamo scemi, la Russia non ha alcuna ambizione imperiale", dice Vladimir Putin alle agenzie internazionali a San Pietroburgo nei giorni del Forum economico internazionale. Intanto alle spalle del presidente russo, una vetrata sul mare, con un molo dove sventolano la bandiera russa, quella dell'Urss e quella dell'impero sovietico. Il capo del Cremlino incontra la stampa internazionale al Lachta Center, il quartier generale della Gazprom, e spiega che Mosca potrebbe riflettere sul diritto di reagire all'uso da parte di Kyiv di missili occidentali contro il suo territorio. Le ultime iniziative dell'Occidente, compresa la decisione di permettere a Kyiv di colpire dentro i confini della Russia, ci stanno portando "su una strada di problemi molto seri", aggiunge.

  

Putin con i capi delle agenzie di stampa internazionali a San Pietroburgo, 5 giugno 2024 EPA/VLADIMIR ASTAPKOVICH / SPUTNIK / CREMLIN POOL 

  

"Vediamo che la posizione dell'Italia verso la Russia è più contenuta rispetto ad altri paesi europei e valutiamo questo in modo adeguato", risponde Putin a una domanda dell'Ansa. "In Italia non si diffonde una russofobia da cavernicoli e lo teniamo in considerazione. Noi speriamo che quando la situazione riguardo all'Ucraina comincerà a stabilizzarsi, riusciremo a ristabilire relazioni con l'Italia forse anche più velocemente che con qualche altro paese". 

 

"Se gli Stati Uniti smetteranno di fornire armi all'Ucraina, il conflitto finirà nel giro di due o massimo tre mesi", prosegue Putin, senza ovviamente spiegare che cosa succederebbe in quel caso all'Ucraina. Il leader russo nega l'uso della disinformazione da parte della Russia in vista delle elezioni europee e risponde anche sulle elezioni americane. Per la Russia non importa chi vincerà le elezioni negli Usa e Mosca non ha mai avuto "una relazione speciale con Donald Trump". Ma nei suoi confronti c'è una "persecuzione giudiziaria". D'altra parte gli Usa "non combattono per l'Ucraina ma per la propria leadership nel mondo, e per questo non vogliono che la Russia prevalga".

Anche sulla possibilità dell'uso delle armi nucleari Putin ripete che "la Russia ha una dottrina nucleare la quale prevede che tutti i mezzi possano essere usati soltanto per rispondere ad azioni che minacciano la sovranità e l'integrità territoriale del paese. Gli unici ad aver usato l'arma nucleare sono gli Stati Uniti. Quindi facciamo in modo di evitare la minaccia dell'uso di questo tipo di arma". Riguardo all'ipotesi di cui si parla in Europa, con la Francia un passo avanti a tutti, dell'invio di militari in Ucraina per il presidente russo non è una novità. "Gli istruttori militari occidentali sono già presenti sul territorio dell'Ucraina e sfortunatamente per loro subiscono perdite. Ma gli Stati Uniti e gli stati europei preferiscono rimanere in silenzio".

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