la finta mediazione
Il fattore Cina fra Iran e Israele
Mosca e Teheran sono sistematicamente protette da Pechino. Le mosse del G7 di Capri che si apre domani
Il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, oggi ha parlato al telefono con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, e il suo omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud. Secondo i media di stato, si tratta della prova del fatto che la leadership cinese vuole giocare un ruolo costruttivo e diplomatico nella crisi. Poco più di un anno fa, la diplomazia cinese aveva avuto il primo (e unico) successo internazionale intestandosi il riavvicinamento fra Iran e Arabia Saudita.
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- Giulia Pompili
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.