Crisi in Nord Africa

Il golpe personale di Tiani, il generale nigerino senza nome ma con molte mostrine

Maurizio Stefanini

Sostiene di voler salvare il paese dalla scomparsa imminente. La sua vita rimane un mistero, compreso l'anno di nascita e il vero nome. Convertitosi al cristianesimo, ha un passato militare importante e ha svolto missioni internazionali di peacekeeping

Nel discorso con cui si è proclamato nuovo capo dello stato del Niger alla testa di un Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria, il generale di brigata Abdourahamane Tiani ha detto di aver  agito per evitare “la graduale e inevitabile scomparsa” del paese. E che il deposto presidente Mohamed Bazoum aveva cercato di nascondere “la dura realtà” in una nazione ridotta a “un mucchio di morti, sfollati, umiliazione e frustrazione”. Aveva aggiunto che la strategia di sicurezza del governo contro l’insorgenza jihadista era inefficace per mancanza di coordinamento con i vicini governi di Mali e Burkina Faso: regimi golpisti che sono stati sospesi dalla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale, per lo stesso motivo per cui ora è stato sospeso anche il suo governo.

A guidare il golpe sembrano essere però motivi più personali che nazionali: il colpo di stato è avvenuto  il giorno prima della pensione forzata di Tiani da comandante della Guardia presidenziale. E questo è uno dei pochi dati disponibili sul suo conto, perché per il resto, la vita del generale è un mistero, a cominciare dal suo anno di nascita e dal suo vero nome. Sul primo punto circolano date approssimative. Sul secondo, circolano versioni, traslitterazioni e anche il nome Omar, comune in un paese  islamico al 93 per cento, ma Tiani si sarebbe convertito alla fede cristiana ortodossa, sembra per influsso di una cantante russa di cui era grande ammiratore. Si sa  che proviene dalla regione di Tillabéri, che si trova nell’ovest,  tradizionalmente una delle principali aree di reclutamento dell’esercito nigerino.

Tiani si arruolò infatti nel 1984, e studiò da ufficiale all’École d’application de l’infanterie de Thiès: in Senegal, ma frequentata da militari di tutta l’Africa occidentae francofona. In seguito ha guidato le forze nella regione di Zinder, di Agadez e di Diffa, dove ha combattuto il traffico di droga. Nel settembre 1989 fu il primo ufficiale a raggiungere il luogo dell’incidente del volo Uta 772, fatti saltare da agenti di Gheddafi, con 170 vittime e  fu decorato. Prestò anche servizio tra i caschi blu dell’Onu in missioni di peacekeeping tra Costa d’Avorio, Sudan e Repubblica democratica del Congo. Dopo essere stato per un certo periodo aiutante di campo, fu nominato capo della guardia presidenziale nel 2011 da Mahamadou Issoufou, presidente per i 10 anni successivi. Predecessore di Bazoum, e appartenente al suo stesso Partito nigerino per la democrazia e il socialismo. Considerato a lungo un fedelissimo di Issoufou, Tiani fu in realtà sospettato di coinvolgimento  in un fallito putsch del 2015. 

Nel 2021 Bazoum decise di tenersi Tiani vicino e  il generale lo avrebbe aiutato a sventare due tentati golpe. Poi è arrivato il 24 luglio del 2023, quando, riferiscono fonti vicine al presidente, Bazoum  avrebbe deciso di licenziare perché  i loro rapporti erano diventati tesi

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