Foto di Miguel Gutierrez per Epa, via Ansa 

editoriali

Corruzione e morti in carcere. Le rese dei conti nel regime di Maduro

Redazione

Lo scandalo della società petrolifera di stato Pdvsa fa la sua prima vittima: è Leoner Azuaje Urrea, arrestato mercoledì e deceduto in galera dopo qualche ora

Proprio mentre il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov passava per Caracas a celebrare l’asse tra il regime di Putin e quello di Maduro, lo scandalo della società petrolifera di stato Pdvsa faceva la sua prima vittima. E’ il 39enne Leoner Azuaje Urrea, arrestato mercoledì e morto in carcere dopo qualche ora. Il procuratore generale Tarek William Saab parla di “suicidio”, ma c’è più di un dubbio. Nel 2018 Saab aveva infatti affermato che anche l’oppositore Fernando Albán Salazar si era suicidato buttandosi giù da una finestra del servizio bolivariano di intelligence. Tuttavia, il procuratore chavista in seguito ha dovuto correggere e ammettere che lo avevano ucciso con la tortura. Il defunto era presidente della società di stato Cartones de Venezuela, ed era un dirigente del partito chavista. Sui social si definiva “difensore delle idee di Chávez e di Bolívar”, e si trovano ancora online veline di regime che lo celebrano per avere “dato dignità” ai lavoratori dell’impresa.

 

Sono già 61 gli arresti per malversazioni di cui non è stato ufficialmente calcolato l’ammontare, ma su cui girano stime fra i 3 e i 23 miliardi di dollari. Neanche si sa che fine ha fatto Tareck El Aissami: 47enne criminologo di origine siro-libanese, che come vicepresidente e ministro del Petrolio era diventato uno dei tre uomini più potenti del Venezuela. Il  20 marzo ha scritto su Twitter: “In virtù delle indagini che sono state avviate su gravi atti di corruzione in Pdvsa, ho preso la decisione di presentare le mie dimissioni”. Secondo indiscrezioni, aveva complottato contro Maduro, e sarebbe detenuto a sua volta.

 

Tra i detenuti Álvaro Pulido: socio di quell’Álex Saab faccendiere di Maduro in galera negli Stati Uniti. In teoria il governo di Maduro vuole sempre che lo rilascino, in cambio di garanzie su libere elezioni. In pratica, potrebbe passare direttamente a una cella venezuelana.

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