Editoriali
Un altro professore sotto scorta in Francia: “Ebreo, ti faremo fare la fine di Samuel Paty”
L'insegnante è sotto protezione dopo una lettera di minacce. In tutto paese è allarme per la radicalizzazione crescente: “la scuola, per i sostenitori dell’islam politico, è diventata una cittadella da demolire”, sostiene l'islamista Kepel
Un altro insegnante di storia e geografia in un liceo minacciato di morte e sotto scorta. Stavolta nell’Essonne e con una lettera anonima che gli promette la stessa sorte di Samuel Paty, assassinato nell’ottobre del 2020. L’insegnante è stato posto sotto protezione. Gli agenti sono appostati davanti a casa sua e all’istituto dove insegna. Nella missiva indirizzata al liceo Georges Brassens di Évry, pubblicata sui social e autenticata da una fonte della polizia, si legge: “L’ebreo deve smetterla di fare il furbo. Farà la fine di Samuel Paty lui e suo padre, il vecchio rabbino sionista. Non vogliamo ebrei nelle scuole superiori, restate nelle vostre sinagoghe”.
La Francia è dunque di nuovo sotto choc, dopo altri due casi simili accaduti nelle settimane scorse. Il 16 ottobre 2020, Samuel Paty veniva decapitato da un islamista di origine cecena che lo rimproverava di aver mostrato caricature di Maometto ai suoi allievi. In Francia c’è una guerra a bassa intensità, finalizzata a radicalizzare le scuole. Soltanto a settembre, sono stati contati oltre trecento “attentati alla laicità” negli istituti scolastici. Nel 2015, lo Stato islamico annunciò che le scuole francesi andavano attaccate ed esortò i propri seguaci a “uccidere gli insegnanti”.
Secondo Gilles Kepel, grande esperto di islamismo, “la scuola, per i sostenitori dell’islam politico, è diventata una cittadella da demolire”. Per questo a Parigi prendono molto seriamente ogni singolo caso di minacce e messa sotto protezione.
Bernard Ravet è stato per molti anni preside di tre delle scuole più problematiche di Marsiglia. Nel suo libro, Principal de collège ou imam de la République?, Ravet scrive: “Da più di dieci anni il fanatismo bussa alla porta degli istituti. (…) Ha cercato di invadere il territorio fisico della Repubblica, centimetro per centimetro, imponendone i segni e gli standard”. Sembra che ci stiano riuscendo.
L'editoriale dell'elefantino