Emmanuel Macron (LaPresse)

Editoriali

Perché Parigi si oppone al gasdotto spagnolo

Redazione

Il MidCat, che permetterebbe di trasportare in tutta l’Europa il gas proveniente dall’Africa del nord, va contro l’interesse della Francia. Così Macron vuole mettere un freno alla concorrenza energetica iberica e punta l’idrogeno verde

Martedì scorso, durante una chiacchierata con Politico Europe, il segretario di stato portoghese per gli Affari europei, Tiago Antunes, si è detto fiducioso sullo sblocco di uno dei dossier più spinosi del momento: il progetto del MidCat (contrazione di Midi e Catalogna), il gasdotto tra Spagna e Francia che permetterebbe di trasportare in tutta l’Europa il gas proveniente dall’Africa del nord: “La Francia è pronta a esaminare il progetto con un nuovo sguardo”, ha detto a Politico Europe Antunes, al termine di un incontro con l’omologa francese Laurence Boone. Ma l’ottimismo portoghese, sostenuto da Madrid, Lisbona e Berlino come risposta alla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina, non trova in realtà una grande sponda a Parigi. Un alto funzionario del ministero della Transizione ecologica francese citato da Reuters ha raffreddato l’entusiasmo: “La posizione del governo francese sul progetto del gasdotto MidCat tra Francia e Spagna non è cambiato”.

 

Il funzionario ha spiegato che Parigi è contraria perché il gasdotto richiederebbe molti anni per essere operativo, e non sarebbe quindi utile a rimpiazzare in tempi brevi le forniture di gas russo. Oltre a ciò, il completamento della pipeline sarebbe in contraddizione con l’impegno europeo ad abbandonare i combustibili fossili nel quadro della transizione green. Parigi ha già avanzato anche il problema dei costi, 3 miliardi, considerati troppi, e il fatto che esistono già collegamenti tra Francia e Spagna usati soltanto al 55 per cento delle loro capacità. Ma la vera ragione, sottolinea qualcuno, sarebbe legata al carattere “non strategico”, per la Francia, di un tale progetto. Macron, attraverso la costruzione di 14 reattori di nuova generazione entro il 2035, punta a rendere la Francia il paese leader nell’idrogeno verde (prodotto con l’energia nucleare). Opponendosi al MidCat, che permetterebbe a Madrid di diventare un hub del gas europeo e affermandosi nel futuro come esportatore di idrogeno verde, Parigi vuole mettere un freno alla concorrenza energetica iberica. 

 

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