
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki durante una conferenza stampa in Germania nel 2018 (Getty Images)
EDITORIALI
Brutti risultati per i sovranisti polacchi
L’economia si contrae. Ora tocca al governo del PiS fare giuste scelte impopolari, ma le elezioni sono nel 2023
Fino a pochi giorni fa l’economia polacca aveva dimostrato tutta la sua resilienza, nel primo trimestre del 2022 il pil era cresciuto dell’8 per cento rispetto al 7,3 del quarto trimestre del 2021. Il prolungarsi della guerra in Ucraina e le cupe prospettive dell’economia europea hanno messo in discussione le performance del più grande miracolo economico tra i paesi ex comunisti. I primi dati sul secondo trimestre hanno rilevato una contrazione del 2,3 per cento che ha spazzato via i dati positivi del primo.
La fiducia dei consumatori è al livello più basso dai mesi iniziali della pandemia, mentre l’impennata dei prezzi del cibo e dell’energia ha spinto l’inflazione al 15,6 per cento, il massimo da 25 anni. Lo zloty continua a perdere valore, la Banca centrale ha aumentato il tasso di interesse di riferimento per il sesto mese consecutivo portandolo al 6,5 per cento da quasi zero in autunno. Storicamente il miracolo economico polacco è stato spinto dalle riforme e dagli investimenti dall’Europa occidentale, e dalla generosità dei fondi del bilancio pluriennale dell’Ue che hanno permesso ai governi di tenere alta la spesa e di conseguenza anche il consenso.
Finché l’economia andava bene non era un problema, ma ora che anche Berlino è alle prese con una crisi di sistema i polacchi dovranno dimostrare cosa riescono a fare in un contesto sfavorevole. Le prospettive non sono buone, a Varsavia governa il PiS, un partito nazionalista, propenso a inventare nemici esterni per rispondere a problemi interni. Il governatore della Banca centrale Adam Glapiński ha detto che Berlino mira alla sottomissione “dell’intera cintura di paesi tra Germania e Russia”, accusando Donald Tusk – ex premier ed ex presidente del Consiglio europeo oggi leader dell’opposizione – di essere una quinta colonna mandata da Bruxelles per rovesciare il governo e portare il paese nell’Eurozona. Nel 2023 in Polonia ci sono le elezioni, difficile pensare che le leadership attuali si faranno carico delle decisioni impopolari, ma necessarie, per superare questa crisi economica.



la versione di un conservatore