Roma. La speaker della Camera americana Nancy Pelosi ha lasciato Taipei mercoledì, ma la risposta concreta di Pechino è arrivata il giorno dopo. Ieri a mezzogiorno l’Esercito popolare di liberazione (Epl) cinese ha dato il via alle più grandi esercitazioni militari nei mari intorno a Taiwan, avvicinandosi ancora di più all’isola rispetto alle esercitazioni dell’ultima crisi dello Stretto – la terza – nel 1995-1996. Pelosi durante il suo incontro con la presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha detto che “il mondo sta affrontando la scelta tra democrazia e autocrazia”, e Xi Jinping, che vede le divergenze con Taipei come una questione interna, in questi giorni ha rincarato la dose di nazionalismo in patria per “salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale dell’unica Cina”.
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