editoriali

C'è un accordo bipartisan al Senato americano sul controllo delle armi. Un primo piccolo passo 

Non si tratta di un testo legislativo e il processo al Congresso rischia di essere lungo oltre che al ribasso, ma il fatto che i due partiti abbiano deciso di lavorare insieme su un tema, quello delle armi, che li divide in modo profondo, è un segnale importante

Venti senatori americani, dieci democratici e dieci repubblicani, hanno annunciato un pacchetto di misure per il controllo delle armi e investimenti nella sicurezza delle scuole. Tra le misure previste ci sono incentivi perché ogni singolo stato introduca dei sistemi per evitare che persone considerate pericolose abbiano accesso alle armi da fuoco, più controlli e più stringenti per i ragazzi dai 18 ai 21 anni e per chi è già stato accusato di violenza, oltre a molti fondi federali per rendere più sicure le scuole, in senso pratico e anche in senso emotivo (la salute mentale). “Le famiglie sono spaventate e noi abbiamo il compito di unirci e fare qualcosa per aiutare a restaurare il senso di sicurezza nelle nostre comunità”, dicono i senatori, che hanno lavorato insieme dopo l’attacco a Buffalo e quello a Uvalde, in Texas (ci sono state altre sparatorie nel frattempo).

  
Non si tratta di un testo legislativo e il processo al Congresso rischia di essere lungo oltre che al ribasso, ma il fatto che i due partiti abbiano deciso di lavorare insieme su un tema, quello delle armi, che li divide in modo profondo, è un passo importante. Il presidente Joe Biden ha subito sostenuto questo primo, piccolo accordo: “Naturalmente non fa tutto quello che è necessario, ma riflette passi rilevanti nella giusta direzione e potrebbe portare alla legislazione più significativa sulle armi in decenni. Molti hanno detto che si tratta di un passo talmente piccolo che non sarebbe neppure degno di nota, e che anzi tanto clamore forse nasconde già il fatto che non si farà molto altro né molto di più. Starà al Congresso dimostrare quanto fa sul serio, sia adesso sia dopo le elezioni di metà mandato, ché una legislazione di questo tipo, per funzionare, non può che essere condivisa e bipartisan.

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