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Guerra Russia Ucraina, ultime notizie

Dopo più di 40 giorni non si fermano i combattimenti su Mariupol, dove le truppe russe controllano alcune zone della città e ci sono ancora 160 mila persone senza luce, medicine, acqua e riscaldamento. Gli Stati Uniti finanzieranno il riarmo ucraino con altri 100 milioni di dollari

17,40 Dal blocco del gas russo ad aprile, pil in Italia - 2,3 per cento

Il blocco del gas e petrolio russo, a partire dal mese di aprile, potrebbe ridurre sul pil di quest'anno fino al 2,3%. La stima è contenuta nella bozza del Def, in cui si descrivono due scenari di rischio, legati alla guerra in Ucraina ed, in particolare, all'eventualità che un ulteriore inasprimento delle sanzioni porti all'interruzione degli afflussi di gas e petrolio dalla Russia. Il primo scenario indica che i più elevati prezzi dell'energia "sottrarrebbero complessivamente 0,8 punti percentuali alla crescita del pil italiano nel 2022 e 1,1 punti percentuali nel 2023 in confronto allo scenario tendenziale. Il secondo scenario invece mostra una caduta del pil di 2,3 punti percentuali nel 2022 e 1,9 nel 2023".

 

16.26 - Sospendere la Russia dall'UNHRC

Giovedì i 193 membri dell'assemblea generale delle Nazioni Unite voteranno sulla sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC, in inglese United Nations Human Rights Council), un organismo sussidiario dell'Assemblea Generale, con sede a Ginevra. Secondo Reuters sono soprattutto gli Stati Uniti a spingere in questa direzione.

    
Una maggioranza di due terzi dei membri votanti dell'assemblea generale a New York può sospendere un paese per aver commesso violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani. La Russia è al suo secondo anno di un mandato di tre nel consiglio per i diritti umani, composto da 47 membri. 


  

16.20 - Orbán invita Putin in Ungheria. E mina l'unità Ue sul gas

Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, dice di aver parlato a lungo con Vladimir Putin, di avergli chiesto un cessate il fuoco e di averlo invitato a colloqui di pace in Ungheria, da tenersi con i presidenti ucraino, francese e tedesco. Orbán ha detto che la risposta di Putin è stata “positiva”, ma a detrminate condizioni. La corrispondente del Guardian da Bruxelles, Jennifer Rankin, è stata alla conferenza stampa di Orbán e sostiene che il premier ungherese abbia detto che il suo paese “non avrebbe difficoltà” a pagare il gas russo in rubli e lo farà se Mosca lo chiederà. Una dichiarazione che mina l'unità dell'Ue, dopo che Germania e Italia hanno rifiutato la richiesta del Cremlino.


   

16.10 - Cingolani: tre anni per eliminare il gas russo

Il gas russo, che in Italia l'anno scorso ammontava a 29 miliardi di metri cubi, sarà sostituito in tre anni da oggi. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nel corso di un question time oggi alla Camera. “La strategia che abbiamo posto in atto è calcolata per avere la sostituzione tra il primo semestre del prossimo anno e 36 mesi, tre anni da oggi”, ha detto Cingolani rispondendo a un'interrogazione del Partito democratico. “Lavoriamo per garantire gli stoccaggi perché dobbiamo fare fronte al prossimo inverno”, ha detto il ministro ripercorrendo anche il lavoro che il governo sta svolgendo per accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Cingolani ha poi ricordato che l'Italia è in stato di “pre-allarme” e che è già “stato convocato il comitato tecnico per le emergenze”. “Al momento – ha concluso – i flussi di gas dalla Russia sono regolari”.

Se questi dovessero interrompersi, “avremo quattro mesi estivi ragionevolmente tranquilli”, ha detto invece alla Commissione affari esteri della Camera, durante un'audizione questo pomeriggio. Anche se, ha aggiunto, “dovremmo fare un po' di salti mortali per gli stoccaggi per prepararci a un inverno 22-23 sostenibile”.

“Se non ci sarà un'interruzione domani – ha continuato – ogni giorno guadagnato ci permette di andare avanti con gli stoccaggi. Dovremmo essere in grado di saltare questo periodo difficile senza entrare nemmeno in allerta e quindi avere in tempi ragionevolmente rapidi anche l'indipendenza energetica almeno dalla Russia, rispettando il target del 55 di decarbonizzazione al 2030".


  

15.54 - Guy Verhofstadt chiede sanzioni complete contro Mosca

"Noccioline contro Putin", abbiamo titolato oggi sul Foglio, riprendendo le parole usate dall'europarlamentare belga Guy Verhofstadt, che ieri ha commentato così l’annuncio fatto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sulla scelta di vietare l’importazione del carbone dalla Russia ma non del gas. Oggi Verhofstadt interviene di nuovo all'Europarlamento e dice che "la strategia di sanzioni incrementali non funziona, non può funzionare con un autocrate". Secondo il liberale fiammingo, queste sono soluzioni che possono funzionare contro una democrazia, "dove c'è un'opinione pubblica reale" e questa in Russia non c'è più.

  

 

"Il quinto pacchetto di sanzioni ruguarda il carbone: è ridicolo, si tratta solo del 3 per cento dell'import dalla Russia. Il blocco al sistema Swift è ridicolo: più della metà delle istituzioni finanziarie è ancora escluso dal blocco. e gli oligarchi, be', se la caveranno o perderanno un po' di denaro. Ma abbiamo invece la lista – stilata dall'associazione di Alexei Navalny – delle 6.000 persone accanto a Putin, ecco chi bisogna colpire. ecco la mia richiesta, e penso che il 90 per cento di voi sarà d'accordo con me: 212 membri del Parlamento chiedono una riunione speciale del Consiglio europeo per decidere immediatamente su sanzioni complete contro Mosca".

 


  

15.50 - Le difficoltà dell'Onu e il ruolo della Nato

“Ammettetelo, non sapete fare altro che parlare”, ha detto ieri il presidente ucraino in video collegamento con le Nazioni Unite, esplicitando, in mezz’ora di discorso, quello che in molti chiedono già da tempo: una riforma globale del sistema Onu, e soprattutto della sua espressione più potente, il Consiglio di sicurezza, il cui scopo, da statuto, sarebbe il “mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. Un’alternativa concreta arriva dalla Nato, che oggi riunisce i suoi ministri degli esteri insieme all'ucraino Kuleba.

 


   

13.42 - Fuga dal Donbas

Migliaia di persone stanno cercando di fuggire dalla regione ucraina del Donbas, l'obiettivo del prossimo attacco russo. Mosca sta spostando il fulcro della sua guerra nella regione dell'Ucraina orientale, da otto anni contesa al governo ucraino dai separatisti filorussi. Le BBC parla di intere famiglie in fila da giorni alla stazione centrale di Kramatorsk e di lunghe file di automobili. Le truppe ucraine sono ai posti di blocco su tutte le strade dentro e fuori la regione e stanno preparando posizioni difensive.


   

12.36 - Eccidi russi. Dopo Bucha, Irpin e Hostomel, anche Borodyanka

In molte città ucraine tornate sotto il controllo del governo di Kyiv, stanno venendo alla luce i massacri commessi dall'esercito russo che le hanno occupate fino a pochi giorni fa. Dopo Bucha, Irpin, Hostomel, ora anche da Borodyanka arrivano testimonianze di torture e omicidi di civili e di crimini di guerra

  

Un residente tra le rovine di un condominio distrutto dai missili russi a Borodyanka, martedì 5 aprile 2022 (AP Photo/Vadim Ghirda) 

  

Ci sono molti palazzi crollati a Borodyanka, una città di pendolari vicino a Kyiv, la capitale, che è stata tra le prime a essere colpite dagli attacchi aerei russi dopo l'invasione. Gran parte della città, dalla quale i russi si sono ritirati il primo aprile, è stata distrutta dai bombardamenti e si stanno recuperando i corpi sotto le macerie. Gli edifici civili sono stati presi di mira indiscriminatamente: un argomento che è stato al centro delle discussioni al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ieri, martedì 5 aprile. Rosemary DiCarlo, il capo delle Nazioni Unite per gli affari politici e di peacebuilding, ha detto al Consiglio di sicurezza che l'Onu ha prove credibili che mostrano che la Russia abbia usato, almeno 24 volte, munizioni a grappolo - armi vietate che disperdono mine esplosive in un ampio raggio - in aree popolate.

  

L'inviato dell'Ansa che si trova sul posto, Lorenzo Attianese, dice di avere visto il cadavere di un uomo con segni di torture: aveva la mani legate e una busta sulla testa. "Ci sono informazioni secondo cui il numero di vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate - ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una dichiarazione ufficiale sul sito della presidenza ucraina -. In molti villaggi dei distretti liberati delle regioni di Kyiv, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non aveva visto nemmeno durante l'occupazione nazista 80 anni fa. Gli occupanti saranno sicuramente responsabili di questo" ha aggiunto.

    

  

"Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi. Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c'è stata l'occupazione. Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell'occupazione ovunque". Lo ha detto il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all'inviato italiano. Anche altre affidabilissime testate internazionali, come BBC e New York Times, hanno inviasti sul posto che hanno raccolto testimonianze di crimini di guerra commessi dai russi.


   

12.30 - Kuleba sulle sanzioni Ue

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto di apprezzare il quinto pacchetto di sanzioni europee oggial vaglio dell'Europarlamento, ma ha anche invitato i leader europei ad andare oltre e imporre un blocco delle importazioni di gas naturale e petrolio. "Tempi difficili richiedono decisioni difficili", ha scritto su Twitter. 

   

  

Anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante la plenaria a Strasburgo ha detto che prossimamente sarà necessario pensare a sanzioni che riguardino il petrolio e il gas russi.


      

10,50 Papa Francesco: "Il massacro di Bucha è un'atrocità. Assistiamo all'impotenza dell'Onu"

"Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina anzichè portare sollievo e speranza attestano invece nuove atrocità come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende, compiute anche contro i civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora. Si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione". Sono le parole di Papa Francesco, che al termine dell'udienza generale di questa mattina ha mostrato una bandiera dell'Ucraina che viene dal sobborgo ucraino dove i russi hanno ucciso centinaia di civili con esecuzioni sommarie. 

 

Papa Francesco mostra una bandiera dell'Ucraina che gli è stata inviata dalla città di Bucha, durante l'udienza generale in Vaticano (ANSA/ETTORE FERRARI) 

 

"Assistiamo all'impotenza delle Organizzazione delle Nazioni Unite. Oggi si parla spesso di geopolitica, ma purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l'area di influenza economica, ideologica e militare", ha anche detto Francesco.


   

10,00 Mariupol allo stremo 

Secondo l'ultimo aggiornamento dell'intelligence del ministero della Difesa britannico, sulla città portuale di Mariupol proseguono pesanti combattimenti e attacchi aerei russi. L'intelligence ha affermato che la situazione umanitaria nella città "sta peggiorando".

"La maggior parte dei 160.000 residenti non ha luce, medicine, riscaldamento o acqua. Le forze russe hanno impedito l'accesso umanitario, probabilmente spingendo i difensori ad arrendersi", si legge nell'ultimo aggiornamento. Le truppe ucraine respingono l'attacco russo da più di 40 giorni.

La scorsa settimana, il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato di essere stato costretto a rinviare un tentativo di evacuazione dei civili dalla città assediata dopo che le condizioni avevano reso impossibile procedere.

Le forze russe stanno avanzando ulteriormente nel centro della città, ma le forze ucraine hanno ancora il controllo di alcune aree.


  

09,20 Il Parlamento europeo vota le nuove sanzioni

Il quinto pacchetto di sanzioni europee proposto ieri dalla Commissione europea questa mattina è al vaglio del Parlamento. Le misure prevedono un blocco all'import del carbone, lasciando per il momento fuori petrolio e gas. Nei trasporti, l’Ue imporrà un divieto di accesso per navi e tir russi ai suoi porti e alle sue strade. Ci saranno nuove restrizioni alle importazioni di legno, cemento, frutti di mare, vodka e altri prodotti legati agli oligarchi per un valore di 5,5 miliardi di euro. L’Ue smetterà di esportare tecnologie e macchinari per 10 miliardi di euro in settori in cui la Russia è vulnerabile. Le imprese russe non potranno partecipare ad appalti pubblici negli stati membri. Nel settore finanziario, quattro banche già escluse dal sistema di pagamenti internazionali Swift – tra cui Vtb, la seconda del paese – non potranno più effettuare transazioni nell’Ue.

 

  


 

09,00 A fuoco un deposito petrolifero nei pressi di Dnipro

Un deposito petrolifero è stato colpito da attacchi aerei russi nell'area di Dnipro,  città industriale da 1 milione di abitanti a nord di Zaporizhzhia nell'Est dell'Ucraina. Lo ha riferito il governatore dell'oblast di Dnipro Valentyn Reznichenko in un post su Telegram, i soccorritori stanno ancora tentando di spegnere l'intenso incendio nella fabbrica. Il numero delle vittime deve ancora essere confermato. 


  

8,10 Gli Stati Uniti fornirano altri 100 milioni di dollari per armare l'Ucraina

Antony Blinken ha annunciato che gli Stati Uniti sbloccheranno 100 milioni di dollari di aiuti supplementari alla sicurezza per l'Ucraina per aiutarla a rispondere all'invasione russa.

"Ho autorizzato, a seguito di una delega del presidente, 100 milioni di dollari per venire incontro all'urgente bisogno dell'Ucraina di sistemi anti-corazzati", ha scritto il segretario di Stato americano, che si trova a Bruxelles, su Twitter.

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