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editoriali

Il jihad contro Israele rialza la testa

Redazione

Quattro persone uccise a Beersheba in quello che s’è rivelato essere il più mortale attacco terroristico ai danni di Israele da diversi anni. La serie di attacchi delle forze filoiraniane

Quattro persone sono state uccise in Israele con speronamento e accoltellamento in un centro commerciale a Beersheba, in quello che s’è rivelato essere il più mortale attacco terroristico israeliano da diversi anni. L’accoltellatore è stato identificato come Mohammad Ghaleb Abu al Qi’an, un ex detenuto per terrorismo. Il gruppo terroristico di Hamas ha elogiato l’attacco, dicendo che “saluta l’esecutore dell’eroica operazione nella Beersheba occupata” (non importa che Beersheba non sia nei territori post 1967, ma faccia da sempre parte di Israele, per Hamas è tutta Israele da “liberare”).

 

Domenica, due ufficiali sono stati feriti in un attacco con accoltellamento nel quartiere di Ras al Amud a Gerusalemme est, mentre sabato un israeliano è stato accoltellato sempre nella capitale. Il jihad contro Israele rialza la testa, dopo mesi di sonnolenza. Dieci giorni fa, Israele ha rivelato che l’Iran ha tentato di utilizzare droni a lungo raggio per far volare armi leggere verso i militanti palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza in un’evoluzione dell’uso di veicoli senza pilota da parte di Teheran contro lo stato ebraico.

 

Funzionari militari israeliani hanno affermato di aver utilizzato caccia F-35 per abbattere due droni lanciati dall’Iran. I combattenti Houthi sostenuti dall’Iran in Yemen hanno usato droni per attaccare la capitale dell’Arabia Saudita, Riad, e la capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi. Washington ha anche accusato l’Iran di avere utilizzato i droni in un complesso attacco all’industria petrolifera dell’Arabia Saudita nel 2019. Il mese scorso, l’esercito israeliano ha affermato di aver abbattuto un drone che ha sorvolato il confine settentrionale del paese con il Libano. A Gerusalemme c’è il forte timore che le forze iraniane e i loro proxy possano cercare di attaccare Israele mentre il mondo è in angoscia per la guerra in Ucraina.

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