L'ambasciata russa in Italia usa Giulietto Chiesa per la propaganda anti Ucraina

Redazione

Il profilo diplomatico rilancia un vecchio intervento del giornalista complottista in cui parla di "golpe nazista a Kyiv da parte dell'occidente"

Quattordici minuti deliranti in cui Giulietto Chiesa sostiene che in Ucraina nel 2014 ci sia stato un "golpe nazista progettato dagli Usa e dall'Ue", che hanno usato il paese come un "bastone contro la Russia". È un video di un suo intervento in un convegno del 2015. Poteva farlo riemergere dragando il web un qualsiasi appassionato del genere complotti, Terzo ordine mondiale et simila. Ma no, l'ha pubblicato quest'oggi l'ambasciata russa in Italia sui suoi account ufficiali. Con tanto di descrizione. "Un’analisi del lungimirante Giuglietto Chiesa", scritto sbagliando anche il nome del giornalista e politico scomparso nell'aprile 2020.  

 

 

Giulietto Chiesa è stato per lungo tempo corrispondente di testate prestigiose come l'Unità, La Stampa, Il Manifesto, Tg5 e Tg1. Ma soprattutto, da un certo punto della sua carriera, si è fatto notare per aver sposato una linea anti occidentalista, incline ai complotti, e per un'amicizia e vicinanza (oltre che consuetudine) con la Russia di Vladimir Putin. Che lui considerava una "salvezza per l'Europa". E su cui aveva lungamente scritto (un suo libro, per dire, si intitola Putinfobia). Negli ultimi anni era diventato collaboratore del principale organo d'informazione veicolati dal governo russo in Italia, Sputnik. E aveva fondato una televisione – Pandora Tv – spudoratamente filorussa. 

Per avere un'idea del personaggio elenchiamo alcune delle uscite per cui si era contraddistinto negli ultimi anni: secondo Chiesa, l'11 settembre fu un complotto degli Stati Uniti. In occasione degli attentati del Bataclan fece diverse allusioni sul fatto che comparissero troppe poche documentazioni dell'attacco, suggerendo che fosse stato ordito dall'intelligence francese. Era un convinto sostenitore dell'esistenza delle scie chimiche. Quando era parlamentare europeo sostenne che dal palazzo del Parlamento a Bruxelles "dai piani alti si vedono sempre le scie chimiche". Aggiungendo che invece a Mosca "non esistono, non le ho mai viste". Si era in più occasioni schierato a favore del regime di Bashar-al Assad durante la guerra in Siria.

Si capisce allora che chi voglia difendere l'invasione russa colga la palla al balzo usando un suo vecchio intervento che sosteneva proprie le responsabilità dell'occidente. Solo che invece della blogosfera dei vari siti simil-complottardi, questa volta i suoi deliri vengono rilanciati pure dai rappresentanti ufficiali di Putin in Italia. 

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