Nella lotta alle restrizioni i repubblicani sono guidati dal senatore dell’Indiana Mike Braun (foto EPA) 

Quanto è no vax il Partito repubblicano americano

Redazione

L’offensiva del Gop contro l’obbligo vaccinale introdotto da Biden di settimana in settimana è sempre più efficace

Mercoledì i repubblicani del Congresso hanno intensificato il tentativo di abrogare gli obblighi di Biden su test e vaccini (i “mandates”), adottando una misura al Senato per allentare le politiche che la Casa Bianca considera fondamentali per combattere il coronavirus. L’intensificazione della campagna riflette lo spirito delle battaglie politiche e legali che il Gop ha condotto all’inizio della pandemia, quando ha criticato la chiusura delle attività produttive, gli obblighi per le mascherine e altre misure per diminuire i contagi. Sui vaccini, i repubblicani di Capitol Hill sostengono che i requisiti siano ingiustificati e incostituzionali e che mettono a rischio il lavoro degli americani. Nella loro protesta più vigorosa e pubblica fino ad oggi, i repubblicani guidati dal senatore dell’Indiana Mike Braun hanno insistito per far passare una proposta che mira ad abrogare gli obblighi dell’Amministrazione Biden che prevedono per le grandi aziende private di richiedere la vaccinazione o di implementare i test completi sul Covid per i loro dipendenti. 

La spinta legislativa di Braun era imperniata su un procedimento del Congresso che permette ai legislatori di rivedere, e potenzialmente revocare, i regolamenti delle agenzie federali. Una tattica che ha permesso al Gop di portare il suo disegno di legge ai piani alti del Senato, anche se i democratici controllano la Camera, dove poi è passato 52 a 48. I due senatori democratici Joe Manchin (West Virginia) e Jon Tester (Montana) si sono uniti al Gop nel tentativo di eliminare gli obblighi.

L’abrogazione deve ancora affrontare un’ardua battaglia alla Camera, e se mai raggiungesse la scrivania di Joe Biden, il presidente metterebbe il veto, ma questa settimana alcuni repubblicani hanno segnalato che hanno comunque intenzione di accelerare i loro tentativi nei prossimi giorni. Un altro gruppo di parlamentari del Gop, guidato dal senatore Roger Marshall (Kansas), sta già preparando una seconda misura che mira ad abrogare il “mandate” di Biden sui vaccini per gli operatori sanitari, ha rivelato questa settimana il senatore  al Washington Post. “Dobbiamo essere in grado di comunicare, di camminare e masticare la gomma, e spiegare alla gente entrambi i pezzi del puzzle”, ha detto Marshall, aggiungendo che sostiene la vaccinazione ma crede anche che il governo non debba renderla obbligatoria nel settore privato. Nel frattempo molti democratici hanno criticato il voto come irresponsabile, soprattutto perché le disposizioni dell’Amministrazione Biden aprono la porta ai datori di lavoro per fare test su base settimanale a coloro che non vogliono vaccinarsi. Il leader democratico della maggioranza al Senato Charles Schumer (New York) a un certo punto mercoledì ha paragonato le motivazioni dell’abrogazione a quelle dei terrapiattisti. “So che le storie strane e le bugie su Internet a volte entrano nella testa delle persone, ma non possiamo ascoltare le bugie”, ha detto Schumer prima del voto alla Camera. “Siamo una società basata sui fatti. Lo siamo sempre stati”. Il dibattito al Senato è sembrato comunque fuori sincrono rispetto alle notizie di giornata, quando i produttori di uno dei vaccini più efficaci, Pfizer-BioNTech, hanno detto che vaccini e richiami possono essere determinanti per arrestare la diffusione della nuova variante Omicron. I repubblicani tuttavia hanno sottolineato che non stavano assumendo una posizione No vax nel cercare di respingere le politiche di Biden. “Sono pro vax, ma sono anti obbligo”, ha detto il senatore repubblicano John Barrasso del Wyoming in una conferenza stampa mercoledì.

Il dibattito politico è cominciato all’inizio di questo autunno, quando Biden ha emesso una serie di direttive per promuovere la vaccinazione a livello nazionale, puntando sui militari, sui dipendenti federali, sugli operatori sanitari e sulle imprese private. Mentre annunciava una delle direttive a settembre, il presidente si preoccupava che “una distinta minoranza di americani, sostenuta da una distinta minoranza di funzionari eletti, ci sta impedendo di superare la crisi pandemica”.

Gran parte dei democratici ha accolto l’approccio di Biden, e gli esperti di sanità e gli economisti hanno previsto che le politiche dell’Amministrazione potrebbero produrre una spinta significativa nel numero di vaccinati. Un’analisi di Goldman Sachs a settembre ha stimato che le direttive volte al settore privato si applicherebbero a 25 milioni di americani, spingendo poco meno della metà a vaccinarsi entro marzo, un risultato che gli economisti hanno ricavato dallo studio di  misure simili in Francia. Lo studio ha aggiunto che potrebbe esserci qualche perturbazione a breve termine per l’occupazione se gli americani lasciassero il loro lavoro, ma sostiene che le prospettive a lungo termine sono positive, dati i benefici dell’immunità e il fatto che Biden abbia anche permesso come alternativa i test. La previsione ha seguito da vicino gli sviluppi del mercato del lavoro, in cui i dipendenti delle principali compagnie aeree e dei dipartimenti di polizia hanno minacciato di lasciare il lavoro in risposta alle misure sui vaccini, per poi immunizzarsi comunque.

Eppure la Casa Bianca ha dovuto comunque affrontare un’ondata di opposizione, guidata dai repubblicani di tutta la nazione che temevano che queste condizioni avrebbero portato milioni di americani a lasciare il loro lavoro. Con l’appoggio di grandi rivenditori e lobbisti del commercio e un gruppo di procuratori generali del Gop hanno fatto causa a novembre, sollecitando una corte federale a fermare alcune delle richieste dell’Amministrazione sui vaccini. Un giudice di New Orleans alla fine si è schierato con loro, fermando in un colpo l’attuazione della politica dell’Amministrazione Biden. Sono in corso altri contenziosi e appelli, tra cui un caso in Georgia di martedì che ha portato un giudice a bloccare l’attuazione delle regole sui vaccini rivolte agli appaltatori federali. E l’opposizione a Capitol Hill si è calcificata: i repubblicani hanno scatenato una raffica di operazioni per cercare di tagliare i fondi o indebolire le politiche vaccinali di Biden.

A settembre, Marshall e altri parlamentari del Gop hanno cercato di revocare i finanziamenti per un’agenzia federale di sicurezza incaricata di far rispettare le regole che riguardano il settore privato. Ma il tentativo, che fa parte di quella più generale sul budget, è fallito subito dopo. Quegli stessi repubblicani hanno poi ripreso l’idea in mano – e l’hanno ampliata per coprire tutti i “mandates” di Biden – nei giorni prima dell’accordo che ha scongiurato lo shutdown del governo. Il dibattito  ha però portato il governo degli Stati Uniti sull’orlo dello shutdown, un danno per la risposta pandemica del paese.

I repubblicani poi come parte del dibattito congressuale hanno spinto una legge per la Difesa da circa 778 miliardi di dollari per garantire che i militari che rifiutano un vaccino contro il coronavirus possano ricevere un congedo onorevole. E i repubblicani mercoledì hanno invocato il Congressional Review Act per costringere il Senato a votare su un’abrogazione delle regole sui vaccini rivolte alle imprese. Braun, il suo sponsor principale, questa settimana ha detto di aver intrapreso questa strada perché convinto che gli americani non debbano scegliere tra vaccinarsi, sottoporsi ai test, o eventualmente perdere il lavoro. Altri repubblicani mercoledì hanno montato attacchi più politici sull’Amministrazione Biden, con il senatore Ron Johnson (Wisconsin) che a un certo punto ha preso il controllo della Camera per fare affermazioni ampiamente smentite sulla risposta alla pandemia. “Ho fatto tutte le vaccinazioni fino a questa perché ho avuto il Covid”, ha detto. “Gli dèi del Covid non stanno riconoscendo l’immunità naturale. Non stanno riconoscendo i danni da vaccino. Non stanno riconoscendo il fatto che anche se sei completamente vaccinato, puoi ancora prendere il Covid, puoi ancora trasmettere il Covid, quindi qual è il punto di questi obblighi?”.

Gli esperti di sanità sono ampiamente d’accordo sul fatto che il vaccino riduce il rischio di malattie gravi e di morte, anche se riconoscono che le infezioni intercorrenti sono possibili, perché nessun vaccino è efficace al 100 per cento. Le persone che sono completamente vaccinate hanno circa un decimo di probabilità di essere ricoverate in ospedale e anche meno probabilità di morire di Covid-19 rispetto a coloro che non sono vaccinati, secondo un recente studio del Centers for Disease Control and Prevention. Le reazioni gravi sono rare. E gli studi dimostrano che l’immunità mista – quelli immunizzati anche dopo aver contratto la malattia – possa risultare in maggiori difese immunitarie.

La richiesta di Braun alla fine ha avuto il sopravvento al Senato perché due democratici, tra cui Manchin, hanno firmato la risoluzione. Il parlamentare moderato ha detto di essere contrario alle politiche sui vaccini che prendono di mira i datori di lavoro privati, nonostante abbia sostenuto regole simili che controllano i dipendenti federali e i membri dell’esercito. Tester ha detto questa settimana che si sarebbe unito a Manchin perché “non impazzisce per gli obblighi”. L’offensiva del Gop ha causato un forte rimprovero della Casa Bianca prima del voto. In una dichiarazione ufficiale, i principali consiglieri di Biden hanno detto che “non ha senso che il Congresso ribalti questa protezione tanto necessaria della nostra forza lavoro” nel mezzo di una pandemia in peggioramento. I consiglieri di Biden avrebbero per questo raccomandato un veto. 

Tuttavia la proposta affronta un futuro incerto alla Camera, dove uno tentativo simile del repubblicano Frederick B. Keller (Pennsylvania) ha il pieno appoggio dei deputati del suo partito. Ma non è abbastanza per portarlo avanti, anche se Keller ha detto che “spera” che altri democratici si uniscano a loro. Braun ha detto che l’appoggio di Manchin potrebbe portare al sostegno di altri, in particolare tra “i democratici nei distretti degli stati chiave” che affrontano la rielezione nel 2022. Nel frattempo, Marshall ha detto che continua a raccogliere sostegno nel suo tentativo di ribaltare l’obbligo del vaccino rivolto agli operatori sanitari, citando la sua convinzione che tali politiche più in generale potrebbero lasciare milioni di americani senza lavoro. Medico di formazione, Marshall ha detto che i suoi colleghi  hanno “fatto esplodere” il suo telefono per mostrare la loro opposizione – riflettendo, ha detto, una convinzione tra alcuni che la Casa Bianca non ha riconosciuto “l’immunità naturale” come una potenziale difesa.

Marshall ha detto di non poter prevedere quanto lontano o con quanta aggressività i repubblicani abbiano intenzione di spingere la questione – una questione critica dal momento che i parlamentari devono adottare altre misure di finanziamento del governo entro il 18 febbraio. Per ora, però, ha detto che i repubblicani sanno che “dobbiamo continuare a combattere”. “Quello che sento dalla gente a casa”, ha detto, “è che vuole vedere i repubblicani combattere e restare uniti”. Tony Romm

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