
11 settembre, vent'anni dopo
La caccia a Osama fu l'ultima guerra giusta benedetta dalla Chiesa
Il Vaticano capì l’attacco in Afghanistan. La Frattura fu sul dossier iracheno. Papa Francesco ha chiuso il cerchio
Giovanni Paolo II rimase quasi senza parole, sconvolto davanti all’orrore di quanto l’allora portavoce Joaquín Navarro-Valls gli stava dicendo al telefono. Guardò per poco le immagini che arrivavano da New York, preferendo ritirarsi subito nella cappellina di Castel Gandolfo a pregare per le vittime. Pochi giorni dopo, Karol Wojtyla avrebbe visitato il Kazakhstan, invocando più dialogo e meno armi, ben consapevole che comunque di lì a poco sarebbe scattata la reazione alleata contro l’Afghanistan, santuario qaidista fin da quando gli “studenti di Dio” avevano dato ospitalità a Osama bin Laden e ai suoi fedeli sulle montagne al confine con il Pakistan.
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- Matteo Matzuzzi
Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.