Jaroslaw Kaczynski, leader del Pis polacco (foto EPA) 

editoriali

Biden contro gli illiberali polacchi

Redazione

Se il PiS vuole uccidere il pluralismo dovrà vedersela anche con Washington

Derek Chollet, consigliere del dipartimento di stato americano, in un’intervista all’emittente polacca Tvn24, ha detto che i futuri investimenti americani in Polonia potrebbero essere a rischio se il governo deciderà di cambiare la legge sulle licenze radiofoniche e televisive. La licenza di Tvn, un canale di informazione molto seguito, appartiene alla società americana Discovery. Il partito PiS sostiene che ci siano troppe società straniere tra i media polacchi e quindi vuole ridistribuire le licenze e ricondurle in mani polacche. Si tratta di una mossa ben studiata che ha l’obiettivo di ridurre la libertà di stampa nel paese: se le società straniere saranno costrette a vendere, allora le testate saranno acquisite da aziende  vicine al governo.

Gli emendamenti alla legge sono stati presentati al Parlamento polacco mercoledì, ma non sono passati e il PiS, che lavora indefessamente dal 2015 per ridurre lo spazio per il pluralismo, ha detto che se ne ridiscuterà a settembre. Ma adesso gli americani hanno fatto sapere che se Discovery verrà messa alla porta – l’investimento su Tvn ha un valore stimato sul miliardo di dollari – allora altri investimenti potrebbero essere ridiscussi. Chollet non ha specificato quali, ma la presenza americana per la Polonia è sempre stata importante, e per il governo perdere l’amico atlantico, dopo aver perso quello europeo, sarebbe gravissimo. Quella di Chollet è una minaccia, ma che ben può svelare quanto il PiS sia disposto a perdere, a spese del paese intero, per assestare un colpo finale alla democrazia. L’idea di una legge per allontanare gli investitori stranieri sui media è arrivata dopo l’annuncio del ritorno di Donald Tusk nella politica polacca. Il PiS  vuole blindare il suo potere e accelera la lotta alla libertà di stampa. Finora ha sradicato uno dei pilastri della nazione, l’europeismo, se pur di rimanere al governo è disposto a sradicare l’atlantismo, il tanto temuto Vladimir Putin sarà lieto di apprenderlo.

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