Perché la Corea del Nord ha fatto saltare in aria il simbolo del dialogo intercoreano
Il liaison Office, edificio a pochi chilometri da Panmunjom, era stato costruito per regolarizzare le comunicazioni tra le due Coree. Un colpo durissimo per la Sunshine policy di Moon Jae-In. E adesso che cosa succederà?
Era stato inaugurato nel settembre del 2018 con una cerimonia solenne e distensiva. Stamattina - le 14:49 nella penisola coreana - Pyongyang ha ordinato di farlo saltare in aria. Il liaison Office, edificio a pochi chilometri da Panmunjom, in territorio nordcoreano, era stato costruito per regolarizzare le comunicazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud. Una specie di territorio speciale simbolo dell’attività di dialogo, fortemente voluto dall’amministrazione democratica di Seul guidata dal presidente Moon Jae-in.
(La colonna di fumo nella città di confine nordcoreana di Kaesong, vista da Paju, Corea del Sud (foto LaPresse)
Ma nelle ultime settimane il ritorno a una retorica aggressiva da parte di Pyongyang - probabilmente scatenata anche dagli attivisti sudcoreani anti-regime e dalla frustrazione per un negoziato poco fruttuoso - ha portato alla decisione da parte della Corea del Nord di compiere un’azione visibile e teatrale. Con una email, pochi minuti prima di dare il via alla demolizione, il Nord ha comunicato al Sud che stava procedendo alla distruzione del sito “per ordine di Kim Yo-Jong”, la sorella minore di Kim Jong Un, che sta prendendo sempre più potere, almeno formale, a Pyongyang.
È un colpo durissimo al dialogo intercoreano promosso da Moon Jae-in https://t.co/IC3RnMD5Ix
— Giulia Pompili (@giuliapompili) June 16, 2020
Non solo: in aperta violazione della dichiarazione di Panmunjom, firmata nel 2018 tra Kim e Moon durante il primo vertice intercoreano, la Corea del Nord ha minacciato di militarizzare di nuovo il Trentottesimo parallelo. È un colpo durissimo per la Sunshine policy di Moon Jae-In, il tentativo di riaprire un dialogo distensivo con Pyongyang da parte di Seul. Quello che succederà nelle prossime ore, la reazione di Corea del Nord e Stati Uniti, determinerà probabilmente le prossime mosse di Pyongyang.
Sulla Corea del Nord gli Stati Uniti hanno sbagliato tutto, ma la Corea del Sud ha fatto finora tutto quello che Pyongyang chiedeva. La mossa di Kim Jong Un per provocare la crisi sembra azzardata e irrazionale, ma la storia ci insegna che non è mai così
— Giulia Pompili (@giuliapompili) June 16, 2020
L’altro problema sarà militarizzare di nuovo il 38* parallelo, e tornare a uno status quo probabilmente pre-2018 - la dichiarazione di Panmunjom sarà ancora valida? https://t.co/mjhQtLuLQB
— Giulia Pompili (@giuliapompili) June 16, 2020
E poi: se Kim tornerà a un’aggressività simile a quella del 2017, Trump reagirà con fire and fury? Come detto, i tempi nordcoreani sono ciclici, come il problema dei tre corpi, si tratta solo di calcolare quando e come. pic.twitter.com/mlehlvccjG
— Giulia Pompili (@giuliapompili) June 16, 2020
Per capire cosa sta succedendo in Corea del Nord, una settimana fa scrivevamo questo:
La colonna di fumo che si alza da Kaesong, vista da Paju, Corea del Sud
Un soldato sudcoreano pattuglia il Ponte dell'Unificazione, che conduce al villaggio di confine di Panmunjom nella zona smilitarizzata di Paju, in Corea del Sud (AP Photo / Ahn Young-joon)
L'editoriale dell'elefantino