Cosa significano le immagini di Kim Jong Un a cavallo

I simboli nascosti dietro le fotografie del leader nordcoreano diffuse dall'agenzia di stato di Pyongyang

Giulia Pompili

“La sua marcia a cavallo sul Monte Paektu è un evento di grande importanza nella storia della rivoluzione coreana”. Le immagini diffuse oggi dalla KCNA, l'agenzia di stampa nordcoreana, del leader Kim Jong Un a cavallo dopo la prima nevicata dell'anno non sono le solite foto di propaganda per mostrare l'uomo solo e forte al comando, tipo quelle di Vladimir Putin per intenderci. Quel che conta di più nella propaganda nordcoreana non è la forza del leader – almeno, non solo – ma soprattutto i simboli.

 

Kim è andato a cavalcare sul Monte Paektu, che è il monte sacro per i nordcoreani: è la montagna più alta della Corea del nord, e si trova sul confine con la Cina. E' qui che Kim ha portato il presidente sudcoreano Moon Jae-in durante una storica visita al Nord un anno fa.

   

Il Paektu è il cuore della Rivoluzione coreana, secondo la narrazione di Pyongyang. E' così sacra che secondo la leggenda il 16 febbraio del 1942 il leader Kim Jong Il, padre di Kim Jong Un, sarebbe nato qui. Nella simbologia nordcoreana, poi, il cavallo bianco rappresenta Kim Il Sung, il padre della patria – lo ricorda Fyodor Tertitskiy su Nk News.

 

Nel 2012 sono state diffuse delle immagini della potente sorella minore del leader Kim Jong Un, Kim Yo Jong, che cavalca un cavallo bianco assieme a sua zia Kim Kyong Hui, che a sua volta era la potente consigliera del padre Kim Jong Il.

 

 

E infatti anche questa volta accanto al leader, sempre a cavallo, c'è la sorella minore Kim Yo Jong. Secondo gli analisti tutti i simboli sono fatti per dimostrare che la Corea del nord si oppone alle sanzioni e alle pressioni internazionali sul suo programma missilistico e nucleare. Ma certe immagini di solito sono seguite da “importanti decisioni”, come se il leader andasse sulla cima del Paektu per chiedere l'approvazione. L'importanza dell'evento è sottolineata anche dal fatto che per l'occasione la televisione di stato ha fatto presentare l'evento a Ri Chun Hee, anchorwoman delle grandi occasioni in Corea del nord.

  

E' un momento molto particolare nei rapporti della Corea del nord con il resto del mondo. Secondo fonti Reuters l'America avrebbe chiesto alla Cina di essere "più assertiva" con la Corea del nord per far funzionare i negoziati.

Di più su questi argomenti:
  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.