Gabriele Micalizzi

Il fotografo Gabriele Micalizzi è stato ferito in Siria

Il freelance italiano non è in pericolo di vita. Era nella regione di Deir Ezzour per seguire gli scontri tra le Forze democratiche siriane e lo Stato islamico

Il fotografo italiano Gabriele Micalizzi è stato ferito negli scontri a Baghouz, l'ultima, minuscola area ancora sotto il controllo dello Stato islamico in Siria, nella regione orientale di Deir Ezzor, non distante dal confine con l'Iraq. Secondo il collettivo di fotografi indipendenti Cesura – fondato proprio da Micalizzi –, il freelance italiano era lì con un collega brasiliano che lavorava a un servizio per l'emittente televisiva statunitense Cnn. Il fotografo sarebbe rimasto ferito al volto dalle schegge di un razzo Rpg sparato contro il tetto di un'abitazione ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. Una volta ricoverato all’ospedale militare della base americana di al Omar, a circa 60 chilometri dal fronte, è stato poi trasferito a Baghdad.

 

Quella di Deir Ezzor è l'ultima roccaforte dei miliziani dello Stato islamico. Micalizzi voleva documentare l’offensiva lanciata lo scorso settembre dalle Forze democratiche siriane (Fds), la coalizione a maggioranza curda sostenuta dagli Stati Uniti. L'alleanza guidata dai curdi ha ridotto il territorio controllato dagli jihadisti a una zona di appena quattro chilometri quadrati sulle rive orientali dell'Eufrate. Secondo il portavoce delle Fds, Mustafa Bali, all'interno ci sarebbero ancora circa 400 combattenti, la maggior parte dei quali stranieri, provenienti da Tunisia e Marocco. 

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