La Los Angeles pol. corr. abbatte Colombo

Dopo decenni di proteste dei nativi americani è stata rimossa la statua del celebre navigatore che si trovava in un parco della città 

Redazione

L'evento era stato annunciato con tutta la solennità del caso. “Dopo decenni di proteste - si leggeva nell'invito/volantino pubblicato sui social - La Commissione dei nativi americani della contea di Los Angeles invita l'intera comunità cittadina ad assistere alla rimozione della statua di Cristoforo Colombo a Grand Park. Unisciti a noi per questo storico momento”.

  

 

Così, sabato mattina alle 8.30 un centinaio di persone con cellulari al seguito si è radunato a Grand Park per assistere alla rimozione della statua. Il motivo è noto. Secondo i nativi americani (e non solo secondo loro) Colombo è un oppressore, un invasore, uno schiavista. E come tale non dovrebbe essere celebrato. Statue del navigatore italiano sono state già rimosse in diverse parti degli Stati Uniti. A Columbus (Ohio), città che deve il proprio nome allo scopritore delle Americhe, quest'anno le festività previste per il Columbus day (12 ottobre) sono state annullate e il sindaco Andrew Ginther, democratico, ha invece disposto le vacanze per il Veterans Day del 12 novembre

 

“Si tratta di un passo naturale nel percorso per eliminare la falsa narrazione che Cristoforo Colombo avrebbe scoperto l'America”, ha spiegato il consigliere distrettuale Mitch O'Farrell, membro della tribù Wyandotte Nation, che ha lavorato a lungo per la rimozione della statua. “Colombo - ha aggiunto - fu personalmente responsabile di atrocità e le sue azioni misero in moto il più grande genocidio documentato nella storia. La sua immagine non dovrebbe essere celebrata”.

 

 

 

 

 

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