Michel Barnier. Foto LaPresse

Brexit, non guardarmi non ti sento

David Carretta

L'Ue vuole “sottrarre" l'Irlanda del nord alla sovranità britannica. Per Londra la proposta è inaccettabile. Ma per Theresa May non ci sono alternative

L’Ue vuole “annettersi” l’Irlanda del nord e “sottrarla” alla sovranità britannica, ha detto il deputato unionista nordirlandese del Dup, Ian Paisley, dopo aver letto la proposta di testo legale su un accordo di Brexit presentata dal caponegoziatore Ue, Michel Barnier. Di fronte all’ipotesi di istituire un’area normativa comune tra l’Ue e l’Irlanda del nord per evitare il ritorno di una frontiera fisica con l’Irlanda, Paisley non ha torto: l’Irlanda del nord dovrebbe applicare automaticamente le norme dell’Ue su libera circolazione dei beni, Iva, dazi doganali, regole sanitarie e fitosanitarie per agricoltura e pesca, elettricità, ambiente e aiuti di stato. Theresa May, la cui maggioranza ai Comuni dipende dal Dup, è stata costretta a reagire con parole dure. “Il progetto di accordo pubblicato dalla Commissione, se messo in opera, nuocerebbe al mercato comune britannico e minaccerebbe l’integrità costituzionale del Regno Unito creando una frontiera doganale e normativa nel mare d’Irlanda. Nessun primo ministro britannico lo accetterà”.

 

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Eppure May sa che, dopo la scelta di uscire da unione doganale e mercato unico, quella di Barnier è l’unica soluzione possibile per evitare il ritorno della frontiera fisica nell’isola irlandese. La stessa premier in dicembre aveva dato il suo assenso all’ipotesi di allineamento normativo tra Irlanda e Irlanda del nord. La sola alternativa è che sia tutto il Regno Unito a farsi annettere dall’Ue con un'area normativa comune generalizzata e automatica. Tra paletti del periodo di transizione, ruolo della Corte di giustizia e possibilità per l’Ue di sospendere il Regno Unito da alcune parti del mercato unico, il testo di Barnier è pieno di proposte indigeste che il governo di Londra, in posizione di debolezza, sarà costretto ad accettare. Per May si sta avvicinando il momento della verità: di qui all’autunno, dovrà decidere se cedere sovranità all’Ue o cedere il posto da premier.

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