Un video della Cup spiega il terremoto politico in Catalogna

Guido De Franceschi

Il movimento di estrema sinistra pubblica un filmato che invita a votare "sì" al referendum del 1° ottobre sull'indipendenza. E dice tante cose di queste settimane che separano dal voto

Un video di meno di cinque minuti diffuso da un partito minore può spiegare che cosa sta succedendo e che cosa potrebbe succedere in Catalogna meglio di una raccolta di lunghi editoriali, perché spesso la sineddoche, nella sua versione “una parte per il tutto”, può aiutare anche nell’analisi politica. In questo caso, un breve video può aiutare a capire la turbolenza che sta squassando la Catalogna assaporandone uno dei suoi ingredienti, il più speziato di tutti: la Cup, ovvero la Candidatura d'Unitat Popular, un movimento politico di estrema sinistra ed estremamente indipendentista, tendenza okupa – più o meno centri sociali, per capirsi.

 

 

Si tratta di uno strabiliante cortometraggio di propaganda politica che è stato appena diffuso, nei giorni in cui il Parlament catalano sceglie, a maggioranza, di forzare la mano del governo di Madrid e la legge spagnola per procedere verso il referendum non autorizzato di indipendenza indetto per il prossimo 1° ottobre. Perché anche i non esperti di spinte centrifughe iberiche possano capire di che cosa si tratta, occorre far precedere la visione di questo folle (e tutto sommato autoironico e sicuramente molto divertente) capolavoro di comunicazione politica da alcune avvertenze esplicative:

 

1) È un video ufficiale della Cup;

  

2) La Cup è un movimento piccolo, ma non tanto: nelle elezioni catalane del 2015 ha ottenuto l’8,2 per cento dei voti e 10 seggi su 135; i sondaggi le attribuiscono ora un risultato tra il 6 e il 7 per cento;

 

3) La Cup è un movimento piccolo, ma determinante. Senza l’appoggio dei suoi deputati al Parlamento catalano il governo indipendentista guidato da Carles Puigdemont non avrebbe i numeri e, anzi, non sarebbe neppure mai nato;

 

4) Gli “attori” che compaiono nel video sono tutti deputati, ex deputati e personalità della Cup, ad esempio David Fernàndez, Anna Gabriel e Quim Arrufat;

 

5) La criptica frase “La furgo es el Procés” significa “il furgone è il Procés”, cioè il percorso verso l’indipendenza promosso dal governo catalano;

 

6) La principale critica che gli anti-indipendentisti muovono agli indipendentisti è “occhio, che siete sull’orlo del precipizio” e la principale critica che gli indipendentisti “prudenti” muovono agli indipendentisti “impazienti” (come quelli della Cu) è “occhio che con la vostra foga rischiate di fare andare a sbattere il Procés”. Questo video è la risposta della Cup a queste posizioni.

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