editoriali
Crescita e lavoro: l'Upb alza le stime del pil, l'Istat registra l'aumento dell'occupazione
L'economia italiana dà segnali positivi. Il ministro Giorgetti potrà affrontare la prossima, difficile, sessione di bilancio con meno apprensione
L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) rivede al rialzo le stime del pil 2024 all’1 per cento (rispetto al precedente 0,8 per cento) e lievemente al ribasso quelle per il 2025, sempre all’1 per cento (contro il precedente 1,1 per cento). La nota di agosto dell’Upb prevede una congiuntura moderatamente espansiva: in un quadro globale che resta incerto per le tensioni militari e in cui l’inflazione si sta riducendo, il paese continuerà a crescere nella seconda metà di quest’anno grazie al rafforzamento del commercio internazionale e al recupero del ciclo economico, mentre sul prossimo esercizio peseranno le quotazioni più elevate delle materie prime energetiche e l’andamento meno sostenuto degli scambi mondiali. L’attività produttiva sarà spinta dalla riduzione dei prezzi e dal mercato del lavoro, dice l’Upb. Sempre ieri l’Istat ha certificato a giugno un nuovo aumento degli occupati (+25 mila), che fa raggiungere un nuovo record: siamo quasi a 24 milioni di occupati, di cui oltre 16 milioni a tempo indeterminato, e con la percentuale di precari più bassa dal 2017.
Ma non mancano i rischi al ribasso, ad esempio sul fronte degli investimenti, perché “è difficile prevedere la tempistica e l’entità degli effetti economici delle modifiche normative al Superbonus” oppure perché “ulteriori criticità potrebbero derivare dall’evoluzione del programma Ngeu per l’Italia”. In sintesi, però, le stime del fiscal council italiano migliorano per il 2024, allineandosi alle previsioni (+1 per cento) inserite dal Mef nell’ultimo Def e che tanti osservatori ritenevano eccessive. Restano le incognite dovute al contesto internazionale e all’attuazione del Pnrr, che può compensare sul lato degli investimenti la fine della “droga” dei bonus edilizi. Ma i dati positivi, sia quelli reali dell’Istat sul mercato del lavoro sia le previsioni dell’Upb sulla crescita, consentono al ministro Giancarlo Giorgetti di affrontare la prossima, difficile, sessione di bilancio con meno apprensione.
Editoriali