Gustavo Petro (LaPresse)

editoriali

La sinistra in Colombia già in crisi. I motivi del disastro del governo Petro alle regionali

Editoriali

Ad appena 14 mesi dall’inizio del mandato, arriva la disfatta elettorale per il presidente e la sua coalizione Pacto Histórico. Nelle elezioni per il rinnovo di sindaci e governatori di Dipartimento, i colombiani premiano le opposizioni

Ad appena 14 mesi dall’inizio del suo mandato, Gustavo Petro, primo presidente di sinistra della storia della Colombia, ha visto la sua coalizione Pacto Histórico andare incontro a un autentico disastro al voto per il rinnovo di sindaci e governatori di Dipartimento. Nella capitale  Bogotá, di cui Petro era stato sindaco e che era la prima base di forza della sua coalizione, è stato eletto il centrista Carlos Fernando Galán, leader di Nuevo Liberalismo – figlio del leader carismatico Luis Carlos, che stava per diventare presidente quando il 18 agosto 1989 fu assassinato dai narcos – che con il 49,02 per cento ha ottenuto 15 punti in più di quelli con cui Petro fu eletto sindaco nel 2011. Il suo candidato Gustavo Bolívar, che sarebbe poi l’autore della telenovela “Senza tette non c’è Paradiso”, è arrivato solo terzo con il 18,7. 

Nella città di Medellín, Fico Gutiérrez, terzo alle presidenziali come candidato del centrodestra, è arrivato al 73,66 per cento. A Cali,  Alejandro Eder, figlio di una vittima delle Farc ed esperto in sicurezza, ha ottenuto il 40 per cento con una lista civica , mentre il candidato governativo Danis Rentería è finito terzo col 10. A Barranquilla ha vinto Alejandro Char, del partito di centrodestra Cambio Radical. A Bucaramanga Jaime Beltrán, predicatore evangelico, e così via. 

I colombiani alle amministrative tendono a votare contro il presidente in carica, e una tendenza di tutta l’America Latina in questo momento è che vincono le opposizioni. Petro ha poi avuto il figlio Nicolás che a luglio è stato arrestato, è diventato collaboratore di giustizia e ha ammesso finanziamenti dei narcos alla campagna elettorale del padre. Sembra aver dato fastidio anche l’assiduità di Petro nel fare tweet sulla crisi di Gaza al costo di trascurare i problemi del paese. Prima del voto aveva chiesto un referendum sul suo governo. Commento sarcastico della verde  Claudia López, sindaco uscente di Bogotá: “Lo ha avuto”. 


 

Di più su questi argomenti: